La proposta lanciata dall’Istituto Superiore di Sanità in occasione del G20 è una piattaforma di formazione in sanità pubblica per fronteggiare le crisi sanitarie future.Dal 1° dicembre 2020, l’Italia detiene la Presidenza del foro internazionale che riunisce le principali economie del mondo. Quest’anno la comunità internazionale è chiamata ad affrontare le grandi sfide della pandemia e dei cambiamenti climatici, partendo dal sostegno all’innovazione, fino alla lotta contro povertà e disuguaglianze. Il meeting virtuale “G20 Public Health Officers (PHOs) training Laboratorium to lead preparedness and response to health crisis”, organizzato da Palazzo Chigi, ha visto partecipare i delegati di tutti i Paesi membri, i rappresentanti di alcuni Paesi ospiti, delle Agenzie delle Nazioni Unite e di Istituzioni italiane ed internazionali.
Il G20 e le sfide sanitarie future
Sarà il Public Health Officer la risposta alle emergenze sanitarie future. “Il Public Health Officer rappresenta un trait d’union tra il mondo scientifico della medicina e della sanità pubblica e l’universo dei decisori – dice Silvio Brusaferro – da qui nasce la proposta di creare un Laboratorium internazionale, un luogo virtuale di incontro e scambio di idee, che ha l’obiettivo di rendere armonica la formazione d’eccellenza dei professionisti di sanità pubblica, per guidare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle crisi sanitarie in tutto il mondo”.