I soldi piacciono a tutti, ma spesso ci si dimentica che le banconote e le monete sono uno straordinario vettore di batteri. Eppure, anche i più attenti all’igiene si dimenticano quasi sempre di adottare comportamenti prudenti dopo aver maneggiato banconote o spiccioli. Un esempio? Beh, magari quanti maneggiano con disinvoltura un cono gelato dopo aver ricevuto il resto alla cassa. Certamente le abitudini cambierebbero all’istante ci fosse il modo di vedere i microbi che popolano le amate banconote. Uno studio in questo senso lo hanno prodotto i ricercatori della New York University. Questi signori hanno analizzato una banconota da un dollaro, ma con gli euro la situazione è la stessa.
DIRTY MONEY
Lo studio Usa ha un nome molto evocativo, si chiama infatti “Dirty Money”. Si tratta in realtà di un progetto molto ampio che punta a ricostruire lo stato di salute dei newyorkesi (e la varietà dei batteri che si portano addosso) dal DNA dei microbi sul denaro in circolazione. Nella ricerca sulle banconote, Jane Carlton e i suoi colleghi hanno preso come campione ottanta banconote da un dollaro da una banca di Manhattan, e hanno sequenziato il DNA presente. Quello che hanno trovato è sorprendente. Moltissimi i microbi, la maggior parte relativamente innocui per le persone, ma alcuni anche molto pericolosi. Il totale delle tipologie di batteri individuati arriva addirittura a 3mila. Incluse alcune specie resistenti agli antibiotici. Solo per il 20 per cento circa del DNA batterico è risultato appartenere a specie conosciute, mentre per il resto si tratta di microbi non ancora classificati.
I RISCHI
Le specie più abbondanti identificate sui soldi sono i batteri che causano l’acne, seguiti dalla flora batterica normalmente presente sulla pelle. Ma è stata riscontrata anche la presenza di specie di stafilococchi patogeni e di batteri associati all’ulcera gastrica, alla polmonite e alle intossicazioni alimentari. Uno stidio simile è stato condotto anche in Europa, dall’Università di Oxford. Una banconota europea contiene in media 26mila batteri, appartenenti a diverse specie, alcune delle quali patogene. La valuta più contaminata è la corona danese (40.200 batteri), seguita dal franco svizzero (32.400 batteri). La carta degli euro invece è la più pulita, con 11.000 microrganismi mediamente presenti. Ma questo non significa affatto che maneggiare soldi e cibo sia una buona idea. Quindi, dopo aver maneggiato denaro, la cosa migliore è sempre quella di lavarsi bene le mani.