Il crescente disagio giovanile fa mettere sotto accusa cellulari e social media, ma il fenomeno ha cause molto più complesse. La paura di essere inadeguati, la solitudine e l’ansia di dover raggiungere il successo sono tutti fattori in gioco. Sembrano esserci molteplici influenze che, combinate, possono contribuire al crescente malessere tra i giovani.
I numeri del disagio giovanile in Italia ed Europa
Il disagio giovanile è confermato dai numeri. In Italia, un’indagine di Telefono Azzurro rivela che un ragazzo su cinque soffre di ansia. A livello europeo, 9 milioni di adolescenti hanno problemi di salute mentale. Un’altra ricerca, pubblicata dai Quaderni di Fondazione Cariplo, mostra un incremento costante del disagio in Lombardia, iniziato ben prima della pandemia. Nel 2019, 143 mila utenti in età pediatrica hanno avuto almeno un contatto con il servizio sanitario per disturbi neuropsichici. La prevalenza è passata da 76,63 per mille nel 2016 a 82,65 nel 2019. Dopo la pandemia, i comportamenti autolesivi e suicidari tra le ragazze di età 14-18 sono aumentati più di tre volte rispetto al periodo precedente.
Social media e tecnologie digitali, come influenzano salute mentale
Si discute molto sul ruolo dei social media nel disagio giovanile. Spesso vengono indicati come i principali responsabili, ma le opinioni degli esperti sono più articolate. Un articolo su Nature avverte che attribuire tutti i problemi ai telefoni è fuorviante e non sostenuto dalla scienza. La vera crisi di salute mentale ha cause più profonde e complesse. Il quotidiano spagnolo El Pais sottolinea un aspetto diverso: oltre all’uso eccessivo dei cellulari a danneggiare, ma la mancanza di attività all’aperto. I dati supportano questa tesi: solo il 27% dei bambini gioca regolarmente per strada, contro il 71% della generazione dei baby boomer.
Il ruolo delle relazioni reali e del gioco libero
Secondo gli scienziati, la mancanza di relazioni reali è il problema legato all’uso della tecnologia. Le relazioni sociali richiedono un costante adattamento e confronto, elementi che favoriscono la maturazione. Le cause del disagio giovanile sono multifattoriali: relazioni familiari difficili, solitudine, scarse interazioni sociali, insicurezza verso il futuro e la pressione sociale sono tutte concause.
Fuga nel mondo digitale e ansia da prestazione
Molti giovani preferiscono le relazioni online a quelle reali. Questo fenomeno solleva domande sulla capacità dei ragazzi di affrontare il confronto diretto. Rifugiarsi nel mondo virtuale può avere effetti negativi sullo sviluppo psicologico, portando a sentimenti di isolamento e inadeguatezza.
L’ansia da prestazione è un altro fenomeno in crescita tra i giovani. Questo tipo di ansia è spesso legato alla paura di non essere all’altezza delle aspettative, siano esse familiari o sociali. La pressione a essere perfetti, competitivi e di successo può diventare schiacciante.