Roma ospita la ‘Dream World Cup 2018’, il Campionato Mondiale di Calcio a 5 per pazienti psichiatrici. Dal 13 al 16 maggio al PalaTiziano oltre 140 pazienti psichiatrici provenienti da dieci Paesi si affronteranno in una manifestazione organizzata con il contributo della FIGC e con il patrocinio del CONI, del Comune di Roma e delle Ambasciate di Giappone, Cile e Argentina. La seconda edizione del Mondiale, che fa seguito a quella organizzata nel 2016 in Giappone e che sarà ospitata dall’Italia nel quarantesimo anniversario della Legge Basaglia, vedrà coinvolte oltre 200 organizzazioni tra associazioni sportive, strutture sanitarie e centri di salute mentale di tutto il mondo.
L’Italia indosserà le divise ufficiali di gioco della Nazionale fornite dalla FIGC, affronterà Ungheria, Cile, Peru e Ucraina, mentre nel Girone B si contenderanno il passaggio del turno i campioni del mondo in carica del Giappone, Francia, Argentina, Spagna e Senegal. Le prime quattro classificate dei due gironi si qualificheranno per i quarti di finale, con la Rai che trasmetterà in diretta le gare del Mondiale, che avranno una durata di 20 minuti effettivi durante la prima fase, di 30 minuti nei quarti di finale e nella semifinale e di 40 minuti nella finale.
“Chi indossa la maglia azzurra sa già quello che deve fare – il consiglio del presidente Gianni Rivera rivolto ai giocatori della Nazionale presenti durante la presentazione – l’importante è cercare di eseguire quanto chiede l’allenatore e divertirsi. Avremo un’Italia da tifare ai Mondiali, sarà una grande festa perché giochiamo in casa, chi si avvicina al calcio sa che è uno sport che è a disposizione di tutti. La Federazione è una grande famiglia e il pallone è lo strumento attraverso cui tutti possono farne parte”.
A sostenere l’iniziativa anche la Divisione Calcio a 5: “Essere qui mi emoziona in modo particolare – ha dichiarato il presidente della Divisione Andrea Montemurro – sia per il progetto sia per la lezione di vita che ho imparato da quando conosco gli organizzatori. È veramente difficile dar vita ad un evento così importante e a loro vanno i miei complimenti per essere riusciti a realizzarlo. Come Divisione Calcio a 5 abbiamo cercato di sostenere questa manifestazione con la consapevolezza che il rapporto che diamo è una goccia nel mare, ma con la volontà di dare un segnale all’esterno: realizzare un sogno realizzabile”.
Nel 2016 l’Italia si classificò al terzo posto nel Mondiale disputato in Giappone e vinto dai padroni di casa, un’esperienza raccontata nel docufilm di Volfango De Biasi ‘Crazy For Football’. Vincitore del David di Donatello e dei UEFA Foundation for Children Awards, il film patrocinato dalla FIGC racconta gli aneddoti e i retroscena dell’avventura giapponese, riportati anche in un libro edito da Longanesi e scritto a quattro mani da Volfango De Biasi e Francesco Trento.
“Indossare la maglia azzurra – spiegano gli organizzatori, il Comitato Internazionale di Calcio per la Salute Mentale (IFCMH), presieduto dallo psichiatra Santo Rullo, l’ispiratore del movimento Calcio per la Salute Mentale e lo European Culture and Sport Organization (ECOS), l’associazione no profit individuata dal comitato internazionale per l’organizzazione complessiva dell’evento – significa in qualche modo accettare la propria malattia e uscire allo scoperto, sia per i ragazzi che per le famiglie. Parlare della malattia mentale ed esserne consapevoli è il primo passo per contrastarla e superare barriere e pregiudizi”.