Asma e Covid, nuove scoperte sulla possibilità di contagio
«Chi soffre di allergie respiratorie potrebbe essere meno esposto a rischi di contagio da Covid». A darne notizia è stato Walter Canonica (responsabile del centro medicina personalizzata: asma e allergologia dell’Humanitas). Intervenuto al consueto appuntamento del sabato organizzato dal network editoriale PreSa ai microfoni di Radio Kiss Kiss, Canonica ha chiarito che «asma e allergie non danno alcuna immunità al virus», ma recenti studi sembrano confermare che «alcuni meccanismi legati alle allergie dovrebbero diminuire l’espressione del recettore del Covid». In particolare l’osservazione riguarda quanto avvenuto in Cina e o quanto si nota nel registro per l’asma grave istituito in Italia. Su 1.260 soggetti censiti, quelli colpiti da Covid sarebbero non più di 20.
DIFFUSIONE
Il dato negativo è che «le allergie, e in modo particolare la rinite allergica, sono in costante aumento in tutte le nazioni che hanno uno stile di vita occidentale. In Italia ormai ben un terzo della popolazione soffre di rinite allergica, mentre per quanto riguarda l’asma siamo al 10% della popolazione». Nel suo interventi Canonica ha svelato un aspetto della rinosinusite cronica sino a qualche tempo fa sconosciuto, vale a dire che in moltissimi casi questa patologia è accompagnata anche da poliposi nasale. Ragione per la quale oggi si guarda con attenzione ad un approccio multidisciplinare, così da afferire ai pazienti un ventaglio più ampio di possibili terapie.
IL REGISTRO
Come detto, in italia è stato istituito il registro di pazienti con asma grave (registro denominato Sani), una raccolta che coinvolge 50 centri per un censimento puntuale di tutti i casi più gravi «Più del 40% dei pazienti con asma grave ha anche poliposi nasale – spiega Canoncia -, quindi se un paziente presenta asma grave non si può non indagare anche quella che è la salute del naso. Per questo parliamo di approccio multidisciplinare, da qualche anno abbiamo terapie con anticorpi monoclonali per l’asma grave e alcune di queste sono efficacissime anche nella poliposi nasale. È una grande notizia, perché il 64% dei nostri pazienti con asma grave usa cortisone, che ha effetti devastante. E si è visto che quanti hanno asma e poliposi nasale assumono ogni anno una quantità doppia di cortisone». Avere delle terapie alternative è dunque una garanzia per la salute di questi pazienti.
LOCKDOWN
Tra gli argomenti trattati anche quello del lockdown, Canonica ha infatti svelato la doppi affaccia del confinamento, chiarendo che se da un lato stare a casa ha fatto bene a quanto soffrono da allergie da polline, dall’altro ha creato maggiori problemi a quanti sono allergici agli acari della polvere o alle proteine depositate sul pelo degli animali domestici. Aspetto certamente positivo, «il lockdown ha dimostrato che diminuendo il traffico si può diminuire l’inquinamento che ha un ruolo centrale nelle patologie respiratorie».