Imparare a gestire le emozioni è parte dell’allenamento degli atleti
Un atleta deve imparare a gestire le proprie emozioni per non compromettere la performance sportiva. Per questo molti atleti vengono accompagnati, durante la preparazione ad una gara, da coach professionisti che li aiutano a creare pensieri costruttivi. Gli studi hanno dimostrato quanto per un’atleta sia importante lavorare sulla mente quanto sul corpo. Le emozioni, per esempio, possono avere valenza positiva o negativa e possono essere funzionali e disfunzionali. Emozioni come ansia e rabbia che sono considerate negative, possono essere funzionali e adattive, se l’atleta impara a canalizzare l’energia che c’è alla base di queste in modo efficace.
Quanto incide l’emotività sui risultati
Un atleta vincente, qualunque sia il suo livello, non fa soltanto leva sulla preparazione fisica e un corretto metabolismo, ma punta su mente, emozioni e soft skills. “Queste abilità pesano dal 40 all’85% sul risultato finale di una gara, spiega Sara Haeuptli, co-fondatrice della onlus La Pelle Azzurra e counselor relazionale e coach professionista. “La gestione dell’emotività – aggiunge – così come la preparazione della mentalità alla competizione costituiscono i tre quarti dell’opera”.
Le emozioni in gara
In occasione della Sport Cruise, durante la quale partecipano atleti olimpici e paralimpici in un percorso di formazione, Katia Aire, cinquantenne atleta paralimpica del nuoto e di handbike, bronzo a Tokyo 2020 ha raccontato la sua esperienza. “Quando si parla di prestazione sportiva automaticamente si tende a pensare alla mera prestazione ‘fisica’ – ha spiegato – tuttavia, corpo, mente ed emozioni sono parti indissolubilmente legate”. Lo sono “a tal punto da rendere le prime degli acceleratori di risultati o scogli insormontabili”. Katia Aire, come tanti altri atleti paralimpici, ha saputo superare la propria disabilità, abbattendo barriere culturali e mostrando al mondo le proprie abilità.
Alessandro Melchionna, co-fondatore de La Pelle Azzurra ha detto: “il motore di ogni progetto è l’emozione e avere un sogno è un potente propulsore”. Imparare a gestire le emozioni è questione di allenamento. Per un atleta è essenziale soprattutto durante una gara, per non compromettere il risultato.