Cancro alla prostata il più frequente maschile. Siu lancia App Movember
Ogni anno sono 36 mila le nuove diagnosi di cancro alla prostata. Oggi questo tipo di tumore è il più frequente tra quelli maschili. Eppure, insieme al cancro del testicolo, sono ancora argomenti tabù per molti uomini e la prevenzione è un tema spesso trascurato.
Per questi tipi di tumori, i fattori di rischio principali sono l’età avanzata e la familiarità, ma entra in gioco anche la possibile presenza di mutazioni genetiche ereditarie.
Novembre mese della prevenzione maschile
Novembre è considerato il mese della prevenzione del tumore della prostata e più in generale della prevenzione maschile supportata dal movimento internazionale “Movember”. L’obiettivo è sensibilizzare sull’importanza di visite ed esami preventivi, promuovere stili di vita salutari e sostenere la ricerca per rendere le cure sempre più efficaci.
La Società Italiana di Urologia – SIU ha lanciato la campagna che verrà presentata martedì prossimo (7 novembre) in Senato, insieme a un’applicazione per smartphone. Saranno quasi 300 i centri urologici, dislocati su tutto il territorio nazionale, che in questo mese metteranno a disposizione dei cittadini informazioni sulla prevenzione, cura e diagnosi delle patologie urologiche. Il Prof. Giuseppe Carrieri, Presidente della SIU ed Ordinario di Urologia all’Università di Foggia, ha ribadito: “sebbene il 53% degli uomini dichiari di temere una diagnosi di neoplasia prostatica, solo uno su quattro ha effettuato un esame di controllo.”
L’App per la prevenzione del cancro alla prostata
Il tumore alla prostata è il più diffuso tra quelli maschili. Nonostante l’81% degli uomini ne sia consapevole, molti mostrano una scarsa conoscenza delle funzioni di questa ghiandola, spiega la SIU che per aumentare la consapevolezza della popolazione ha sviluppato l’App, Movember SIU, disponibile sia per iOS sia per Android. Attraverso l’applicazione è possibile richiedere un consulto da uno specialista urologo e trovare risposte sulla salute urologica e il benessere individuale.
Controlli dai 40 anni
Il Prof. Vincenzo Mirone, Consigliere Nazionale della SIU ed Ordinario di Urologia all’Università
degli Studi di Napoli, ha sottolineato: “tutti gli uomini oltre i 40 anni dovrebbero consultare uno specialista urologo”. Infatti, “solo una valutazione urologica adeguata può determinare il rischio di sviluppare il cancro alla prostata e stabilire il momento
giusto per iniziare a monitorare i livelli di PSA nel sangue e sottoporsi a un esame clinico della
prostata”, prosegue. “Per quanto riguarda il cancro al testicolo, l’autopalpazione dei testicoli rappresenta la migliore forma di prevenzione e dovrebbe essere praticata fin dalla giovane età”, conclude. Durante la conferenza presso il Senato della Repubblica, verranno condivise testimonianze di pazienti affetti da patologie uro-oncologiche e saranno presentati i dati epidemiologici raccolti dalla SIU.