Salute al maschile, novembre è il mese della prevenzione
Non tutti lo sanno, ma novembre è il mese dedicato alla salute maschile, alle patologie urologiche più diffuse, alla prevenzione, alle terapie oggi a disposizione per il tumore alla prostata, l’ipertrofia prostatica, l’incontinenza urinaria, la disfunzione erettile, alle innovazioni che la scienza mette oggi a disposizione per superare le malattie e garantire a milioni di uomini una buona qualità di vita. A complicare le cose c’è però la mancanza di sintomi in una fase iniziale. Il carcinoma prostatico è spesso asintomatico sin quando non è poi troppo tardi. Per questo, le visite di controllo dall’urologo e diagnosi precoci come il dosaggio del PSA, l’esame digito-rettale, l’ecografia prostatica e la biopsia sono le migliori armi contro un nemico che nel 2020 ha colpito in Italia oltre 36 mila uomini. Si stima che nel corso della vita 1 uomo su 8 possa avere una diagnosi di neoplasia prostatica ma, fortunatamente, le opzioni terapeutiche disponibili sono diverse e molto efficaci. Nei casi meno gravi si può scegliere una sorveglianza attiva, in altri casi l’opzione migliore è la chirurgia. La buona notizia è che l’indice delle guarigioni si attesta sul 75% e le stime sui tassi di mortalità per neoplasia prostatica sono in continuo decremento.
DISFUNZIONE ERETTILE
Tra le conseguenze di un intervento di eradicazione per cuore prostatica c’è purtroppo la disfunzione erettile. Un tema molto controverso e ancora oggi considerato troppo spesso un tabù. Le indagini sulla qualità di vita degli uomini operati per un carcinoma della prostata dicono infatti che molti uomini non sanno cosa sia la disfunzione erettile e di ignorare quali siano le soluzioni terapeutiche oggi disponibili. Ma non è tutto: un numero molto elevato di uomini ha ammesso di non parlarne né in famiglia né con uno specialista. Eppure, tumore della prostata a parte, la disfunzione erettile è una condizione clinica piuttosto frequente che può arrivare a una’incidenza del 52% negli uomini compresi tra 40 e 70 anni, ma che può colpire anche uomini più giovani. Per trattarla sono disponibili cure farmacologiche, terapie orali e molto altro. Laddove però questi trattamenti risultino inadeguati o in presenza di patologie più gravi, si può ricorrere a soluzioni quali gli impianti di protesi peniene che permettono il pieno ripristino delle funzioni sessuali.
INCONTINENZA URINARIA
Di incontinenza urinaria, cioè della involontaria perdita di urina, soffrono in Italia oltre 1,4 milioni di uomini sopra i 18 anni. La sua insorgenza può essere legata all’invecchiamento, a patologie specifiche (diabete, sclerosi multipla, Parkinson, ictus), a traumi o interventi chirurgici al bacino, a interventi di prostatectomia radicale a seguito di un carcinoma prostatico ma, anche, a interventi minori. Si stima che fino all’80 % degli uomini sottoposti a intervento chirurgico per un tumore alla prostata ne venga colpito, con una parte di pazienti (fra il 5 e il 10 % ) che continua a soffrirne a distanza di un anno dall’intervento.(6) È una patologia invalidante che causa perdita di autostima, compromette la vita quotidiana e ha impatti pesantissimi sui rapporti di coppia, il lavoro, la mobilità, le relazioni sociali. Nonostante la rilevanza e le dimensioni personali e sociali, il problema è però ampiamente sottovalutato sia dai medici, sia dal Sistema Sanitario, le cui risposte sono inadeguate sia in termini di assistenza sia di riscontri economici. Le soluzioni più frequentemente adottate prevedono, tuttora, la fornitura di dispositivi per assorbenza (i “pannoloni”) e trattamenti farmacologici. Le opzioni terapeutiche più avanzate sono invece basate su impianti di dispositivi minimamente invasivi ma di comprovata efficacia, quali gli sfinteri urinari artificiali, impianti che le linee guida EAU (European Association of Urology) indicano come prima soluzione terapeutica per i pazienti incontinenti a seguito di prostatectomia radicale. Al di là di tutto, il miglior consiglio che si possa seguire in questi casi è quello di rivolgersi ad un professionista che ci possa far avere una diagnosi precoce e indirizzarci ad una soluzione efficace. salute, salute salute