Sanità digitale e accesso ai farmaci in Italia: ritardi, disuguaglianze e soluzioni
Secondo i dati dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), l’Italia impiega in media 14 mesi per autorizzare un nuovo trattamento dopo l’approvazione dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA). Inoltre, le approvazioni regionali variano da 129 giorni in Piemonte a 279 giorni in Basilicata, con una media nazionale di 429 giorni. Questo ritardo del nostro Paese compromette l’accesso tempestivo a terapie innovative per molti pazienti italiani. L’Italia, così, si colloca al 14° posto in Europa per i tempi di approvazione delle domande di autorizzazione all’immissione in commercio (AIC).
Liste d’attesa e rinuncia alle cure
L’accesso alle cure è ulteriormente ostacolato dai lunghi tempi delle liste d’attesa per le visite specialistiche e gli esami diagnostici nel SSN. Un’indagine del 2024, condotta da BHAVE, indica che il 39% degli italiani considera i servizi pubblici meno efficienti di quelli privati. Il 46% degli intervistati attende mesi per una visita specialistica, mentre il 16% aspetta almeno un anno. Inoltre, il 36,5% delle famiglie a basso reddito e il 44,2% di quelle a reddito medio-basso rinunciano alle cure.
Problematiche del Servizio Sanitario Nazionale
Il tema è stato analizzato durante l’evento “Patient Access Journey,” su iniziativa della Sen. Daniela Sbrollini a Roma. Durante l’incontro è stato presentato il “Patient Access Report 2024“. Le principali problematiche del SSN, identificate dal Patient Access Think Tank, includono l’uso inappropriato dei servizi sanitari, come il ricorso frequente al pronto soccorso per problemi non urgenti e l’uso improprio di farmaci. La comunicazione inefficace con i cittadini, la carenza di personale sanitario, le risorse economiche insufficienti e un’organizzazione ospedaliera migliorabile sono altri fattori critici.
“Il quadro generale mostra un sistema sanitario sotto pressione, dove i ritardi nelle approvazioni, le lunghe attese per le prestazioni sanitarie e le crescenti disuguaglianze nell’accesso alle cure stanno compromettendo gravemente la salute pubblica in Italia – afferma Sbrollini. Nonostante tutti gli sforzi introdotti dal governo, è sempre più urgente un intervento strutturale sui comportamenti di cittadini ed operatori sanitari per migliorare l’efficienza del SSN e garantire un accesso equo e tempestivo alle cure per tutti i cittadini”.
Accesso all’innovazione. Market Access e Patient Access
Il Prof. Guido Rasi, consulente del Ministero della Salute, distingue tra Market Access e Patient Access. Il Market Access si concentra sull’introduzione commerciale dei prodotti, mentre il Patient Access si focalizza sull’effettiva fruibilità dei trattamenti da parte dei pazienti.
“Market Access e Patient Access sono concetti strettamente collegati, presentano differenze significative in termini di obiettivi, strategie e implicazioni – ha affermato. Entrambi sono essenziali per garantire che le innovazioni nel settore sanitario raggiungano e beneficino i pazienti in modo efficace e sostenibile. La collaborazione tra tutti gli stakeholders è cruciale per superare le barriere e migliorare l’accesso ai trattamenti per tutti i pazienti”, conclude Rasi
Il Patient Access Think Tank .
Il Patient Access Think Tank (PATT) è un’iniziativa senza scopo di lucro supportata da BHAVE, con il patrocinio di diversi intergruppi parlamentari e istituzioni accademiche. L’obiettivo è proporre soluzioni strategiche per il sistema sanitario sotto pressione. Tra gli obiettivi: sollecitare soluzioni per migliorare l’accesso alla salute dei cittadini, promuovere coalizioni e consenso tra pubblico e privato e instaurare un dialogo aperto tra istituzioni, aziende private, associazioni e società scientifiche.
Proposte e invito all’azione politica
Il diritto alla salute, sancito dall’articolo 32 della Costituzione Italiana, è un principio fondamentale che deve essere garantito a tutti i cittadini. Tuttavia, sembra essersi trasformato in un “diritto ausiliario”, subordinato ai vincoli di bilancio e alle politiche economiche, osserva Annalisa Scopinaro, Presidente di Uniamo. “Il Patient Access indica la possibilità e la capacità effettiva per un soggetto di prendersi cura di se stesso o di qualcun altro rivolgendosi alla sanità pubblica”, ribadisce.
Per migliorare la gestione delle liste d’attesa, il report propone sistemi di prenotazione con un numero unico nazionale, integrazione delle banche dati regionali per evitare doppie prenotazioni e mancate visite e l’utilizzo della tecnologia e dell’Intelligenza Artificiale per migliorare l’efficienza e la trasparenza delle liste d’attesa.
Inoltre le proposte includono l’adozione di standard uniformi per la gestione dei dati sanitari, investimenti nelle infrastrutture tecnologiche per migliorare la connettività e la capacità di elaborazione dei dati e l’implementazione di cartelle cliniche elettroniche accessibili in tutto il territorio nazionale.
Telemedicina e assistenza domiciliare
Il repost sottolinea la necessità di sviluppare linee guida nazionali per l’espansione dei servizi di telemedicina. Inoltre propone l’estensione del servizio alle farmacie territoriali e ai laboratori di analisi cliniche accreditati, oltre allo sviluppo di protocolli standardizzati per l’assistenza domiciliare integrata.
Collaborazione tra Stato e Regioni
Un altro punto riguarda la necessità di rafforzare la collaborazione tra Stato e Regioni per ridurre le diseguaglianze nell’offerta di servizi sanitari. Le Regioni e le aziende sanitarie devono rendicontare pubblicamente i loro risultati, fornendo dati omogenei e continuativi per permettere agli analisti di valutare l’impatto delle scelte politiche e organizzative, si legge nel report.
Infine viene proposta l’istituzione di Behavioral Intervention Units (BIUs) a livello nazionale e regionale, come suggerito dall’OMS. Queste unità aiuterebbero ad affrontare le barriere comportamentali e a promuovere cambiamenti positivi nei comportamenti di salute.
Infatti, un cambiamento comportamentale dei cittadini e degli operatori è essenziale per migliorare l’efficienza del SSN e garantire un accesso equo alle cure, ottimizzando gli investimenti.