Polvere energizzante: si sniffa ed è legale, l’allarme
La polvere energizzante da sniffare continua a sollevare polemiche in Francia. Si tratta di una sostanza bianca energizzante che è stata messa in commercio senza limiti d’età o vincoli particolari. Il governo francese ha promesso una battaglia legale per vietarla, ma il percorso richiede tempo.
Prima sono state le sigarette “puff”, ora la polvere energizzante da sniffare. Non è la prima volta che il ministero della Salute francese si trova costretto a dover vietare sostanze legali. Il rischio di questi prodotti, infatti, sarebbe quello di incitare i giovani al consumo di droghe e tabacco.
Rischio di normalizzare le droghe
La polvere energizzante è composta da sostanze legali: caffeina, taurina, arginina, creatina, citrullina, maltodestrina. Nulla di diverso da molte bevande energizzanti già in commercio. Tuttavia, la modalità di assunzione preoccupa il ministero della Salute. Consiste nello sniffare la polvere per un boost di energia di 30-40 minuti.
Questo gesto potrebbe, infatti, normalizzare il consumo di droghe, soprattutto tra i giovani. La Francia è uno dei principali Paesi consumatori di cocaina nell’Unione Europea, con consumatori sempre più giovani (dati 2023 dell’Osservatorio francese sulle droghe e le dipendenze, OFDT).
Il precedente delle sigarette usa-e-getta
Il divieto richiederà tempo, poiché l’iter riguarda sostanze legali. Nel 2022, il ministero della Salute ha iniziato a vietare le sigarette “puff”, sigarette elettroniche usa-e-getta dal sapore fruttato. Queste sigarette sono state bollate come pericolose perché avrebbero spinto i giovani verso il fumo.
Il 22% della popolazione francese fuma regolarmente, una delle percentuali più alte d’Europa, con l’Italia al 17% (dati Eurostat 2019). La legge per vietare le “puff” è stata approvata solo a marzo 2024, ma è in attesa di proroga. Intanto, le sigarette usa-e-getta sono ancora in vendita nei tabacchini. Lo stesso accade per la polvere da sniffare, disponibile in tabacchini e negozi di CBD. Alcuni la pubblicizzano a gran voce, altri la tengono nascosta o ne rifiutano la vendita.
Polvere energizzante in Italia, l’allarme Udicon
Anche Udicon lancia l’allarme per le polveri energizzanti da inalare in Italia. “La modalità di assunzione tramite sniffaggio è sconcertante. Evoca il consumo di sostanze illegali, rischiando di banalizzare comportamenti pericolosi, soprattutto tra i giovani”, afferma Martina Donini, presidente nazionale di Udicon (Unione per la difesa dei consumatori).
La durata dell’effetto energizzante (20-30 minuti) può portare ad abusi del prodotto, con assunzioni ripetute per mantenere alta la stimolazione. Ciò comporta rischi per la salute e le abitudini dei consumatori. “È necessario aprire un dibattito sulla sicurezza di questi prodotti. Anche dal punto di vista etico, la modalità di assunzione evoca altro e impone di trovare il modo migliore di proteggere i consumatori, soprattutto i giovani”, conclude Donini.