Al Meyer di Firenze 200 mila euro
Un sostegno concreto quello che la Unicoop Firenze ha scelto di confermare al Meyer di Firenza. Si è infatti rinnovato l’accordo con il quale la cooperativa si impegna a sostenere le attività dell’Azienda Ospedaliera Meyer (che nell’agosto del 2022 ha compiuto il passaggio a Irccs – Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico). L’intesa prevede un contributo di 200mila euro ogni anno per tre anni. Quella tra le due realtà è una partnership che va avanti da tempo: la collaborazione ha preso il via nel 2017 con un importante impegno economico da parte di Unicoop Firenze (500mila euro per ogni anno) finalizzato al progetto Meyer+ ed è stata rinnovata nel 2020.
Le linee di ricerca pediatrica
A rendere ancor più nobile il sostegno confermato al Meyer è il fatto che questi soldi serviranno a sostenere due progetti di ricerca dedicati ai più piccoli. In particolare, una ricerca sulla Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza e due studi che, rispettivamente, guarderanno alla Neurologia pediatrica (diretta dal professor Renzo Guerrini) e alle attività della Cardiologia pediatrica (diretta dal professor Iacopo Olivotto).
Il programma di ricerca del Meyer di Firenze
In dettaglio, le diverse linee di ricerca serviranno ad indagare le cause genetiche e dei meccanismi fisiopatologici dell’autismo in ambito neuropsichiatrico; ma anche – in ambito neurologico – le cause di deficit intellettivo e epilessia su neuroni umani derivanti dalla riprogrammazione di cellule cutanee. Sul fronte invece, delle patologie cardiache, la ricerca finanziata da Unicoop si concentrerà sulle correlazioni fra anomalie genetiche dei canali ionici e disturbi della eccitabilità cardiaca in età pediatrica. Anche stavolta sarà fondamentale il coinvolgimento del mondo di Unicoop. L’accordo firmato prevede che l’attività di supporto al Meyer continui nel segno del coinvolgimento dei soci e clienti della cooperativa, che negli scorsi anni hanno risposto in modo eccezionalmente positivo.
Ambito fondamentale per i piccoli pazienti
Non stupisce che il focus dell’accordo sia la ricerca scientifica, un ambito che da sempre riveste un ruolo importante all’interno del pediatrico fiorentino, ma che con la trasformazione in Irccs è diventato cruciale, una vera e propria mission a beneficio dei piccoli pazienti. La ricerca e l’innovazione rappresentano una grande sfida e una grande opportunità per il Meyer: la coltivazione di un terreno fertile e collaborativo nel quale l’incontro tra le problematiche cliniche e le conoscenze scientifiche ispira soluzioni innovative utili a migliorare l’assistenza pediatrica.
Nuovi traguardi
Il presidente della Fondazione Meyer, Marco Carrai, sottolinea come da “da sei anni Unicoop Firenze e la Fondazione Meyer hanno avviato un progetto condiviso con l’obiettivo di aiutare sempre più bambini. Oggi questa alleanza per la salute dei più piccoli si rinnova e siamo orgogliosi di questa sinergia che ci ha permesso di raggiungere grandi traguardi e progettarne di nuovi, sempre più ambiziosi»
Unire le forse per per il territorio
Come sottolineato anche da Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze, la sinergia tra Unicoop e Meyer nasce da molto lontano ed accompagnare il Meyer nello sviluppo dei suoi progetti di ricerca è la logica conseguenza della filosofia che da sempre guida Unicoop Firenze: che punta a migliorare il territorio, unendo le forze.
Altissimi standard di cura
La dottoressa Mori spiega che “dopo esserci impegnati negli ultimi anni per il suo ampliamento, rinnoviamo il nostro sostegno con un accordo che mette al centro la ricerca scientifica e gli studi nell’ambito della neuropsichiatria infantile: in un momento così difficile per il nostro Paese, la nostra cooperativa vuole fare la sua parte, sostenendo la fascia più indifesa della comunità, i bambini, perché possano avere standard di cura all’avanguardia grazie a una struttura d’eccellenza regionale e nazionale come l’ospedale Meyer. Siamo certi che il nostro essere a fianco del Meyer verrà sostenuto fortemente anche da soci e clienti, come sempre è avvenuto anche negli scorsi anni”.
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