«Serve sangue», la Campania in emergenza
L’appello lanciato pochi minuti fa dalla Struttura regionale di coordinamento per le attività trasfusionali non lascia spazio a dubbi, la Campania vive una drammatica emergenza sangue, e in particolare mancano i gruppi molto rari: zero positivo e negativo. La carenza diffusa rende impossibile il ricorso alla compensazione inter-regionale, ragione sufficiente a far partire un invito rivolto ai servizi trasfusionali e alle associazioni di donatori di sangue è di garantire la massima mobilitazione possibile, a rischio ci sono interventi chirurgici e terapie a pazienti che hanno bisogno di continue trasfusioni. In prima linea in questa battaglia contro il tempo c’è il Cardarelli di Napoli che ha fatto proprio l’appello regionale e ha ribadito, per voce del direttore generale Ciro Verdoliva, come la donazione del sangue sia «un fondamentale gesto di altruismo».
Quando e come donare
L’ospedale partenopeo chiama a raccolta i donatori al servizio immunotrasfusionale (al padiglione E piano 0) da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle 13.00. Dopo la trasfusione a ciascun donatore sarà offerta una colazione completa, anche perché per donare il sangue è importante presentarsi a digiuno. I gruppi per i quali l’allarme è maggiore sono «zero positivo e zero negativo. E’ bene ricordare che possono donare il sangue i cittadini maggiorenni e non oltre i 60 anni. E’ essenziale che il proprio peso corporeo sia sopra i 50 kg e che si abbia no stile di vita sano. Questo significa: nessun comportamento a rischio che possa compromettere la salute di chi dona o quella di chi riceve il sangue. L’idoneità alla donazione verrà comunque stabilita mediante un colloquio personale e riservato, una valutazione clinica da parte di un medico e dopo aver effettuato gli esami di laboratorio previsti per garantire la sicurezza del donatore e del ricevente.