Più di 600 mila italiani in povertà. L’appello: «Andiamo in farmacia per donare un farmaco».
Stando agli ultimi dati disponibili, sono più di 600.000 gli italiani che per colpa della crisi economica sono caduti in povertà e non hanno neanche più la possibilità di acquistare i farmaci dei quali avrebbero bisogno. Un motivo in più, qualora servisse, per aderire alla raccolta di farmaci che dal 7 al 13 febbraio si terrà in oltre 5.200 farmacie. I farmaci saranno poi donati ad associazioni caritatevoli che provvederanno a farli darrivare a chi ne ha veramente bisogno.
DOVE DONARE
Come detto, punti di raccolta per i farmaci saranno le farmacie aderenti. Riconoscerle è facilissimo, perché espongono la locandina dell’iniziativa. Inoltre, l’elenco è consultabile sul sito del Banco Farmaceutico. Nel 2022, sono state 479.470 le confezioni raccolte, pari a un valore di 3.819.463 euro). Farmaci che saranno consegnati a 1.800 realtà assistenziali che si prendono cura di almeno 400.000 persone in condizione di povertà sanitaria offrendo gratuitamente cure e medicine. Il fabbisogno segnalato a Banco Farmaceutico da tali realtà supera il milione di confezioni di medicinali. Di qui l’appello ai cittadini ad «andare apposta in farmacia per donare un farmaco. Serviranno, soprattutto, analgesici e antipiretici, antiinfiammatori per uso orale, preparati per la tosse, farmaci per dolori articolari e muscolari, antimicrobici intestinali e antisettici».
SPERANZA
«La crisi internazionale ha causato un aumento del costo della vita che si ripercuoterà sulle famiglie povere, sulle stesse realtà assistenziali a cui si rivolgono quando hanno bisogno d’aiuto, ma anche su tante famiglie non povere», dice Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus. «Donare un farmaco per chi non può permetterselo è un modo per esprimere, attraverso un semplice gesto di gratuità, il meglio della nostra umanità e per dare un segnale di speranza».