COVID-19, le zanzare non trasmettono il virus. Lo studio
Dopo mesi di indagini finalmente è arrivato il verdetto: le zanzare possono disturbare le serate estive, lasciando pomfi e rovinando il sonno, ma non possono trasmettere il coronavirus. Sia la zanzara tigre (Aedes albopictus) che la zanzara comune (Culex pipiens) non sono in grado di trasmettere il virus SARS-CoV-2. Lo dimostrano i dati preliminari di uno studio condotto da un team di entomologi e virologi dell’ Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con l’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, proprio per valutare, attraverso prove di infezione sperimentale, la competenza vettoriale delle due specie di zanzare. La ricerca ha mostrato che il virus, una volta penetrato all’interno della zanzara mediante un pasto di sangue infetto, non è in grado di replicarsi e quindi di essere successivamente inoculato dalla zanzara attraverso una puntura.
Zanzare e Covid-19. Lo studio
Nello studio sono state utilizzate diverse centinaia di zanzare tigri allevate in laboratorio, quindi pathogen free (quindi prive di qualsiasi microrganismo patogeno), divise in due gruppi: un gruppo (la prova) è stato nutrito con sangue di montone infettato con Covid, l’altro gruppo (il controllo), con sangue di montone libero da patogeni. Analizzando i gruppi di insetti a intervalli regolari a distanza dal pasto è stato dimostrato che quando la digestione era terminata, il virus non c‘era più. Di conseguenza le zanzare non potevano, non possono, iniettarlo in un altro ospite.
I risultati definitivi saranno pubblicati a breve dall’ISS e dall’IZSVe e forniranno quell’evidenza sperimentale, finora teoricamente ipotizzata, che permetterà di escludere in modo scientifico il coinvolgimento delle zanzare nella possibile trasmissione del COVID-19, rispondendo in modo definitivo alle preoccupazioni sul ruolo delle zanzare nella trasmissione di molte malattie. Preoccupazioni rese attuali dall’emergenza COVID-19 e dall’inizio della stagione calda.