Amianto e mesotelioma, i ricercatori italiani in aiuto dei cittadini di Bogotà
Sibatè è una cittadina colombiana di 38.000 abitanti, a circa 30 km da Bogotà, dove uno studio internazionale ha individuato un’alta incidenza di mesotelioma pleurico. Grazie allo studio è stato possibile pianificare un intervento strategico per liberare i cittadini di Sibatè dall’amianto e combattere l’insorgenza della patologia.
Amianto e mesotelioma pleurico. Lo studio
Lo studio, pubblicato su Environmental Research, è nato da un accordo fra l’Istituto Superiore di Sanità e la Universidad de Los Andes di Bogotà. Inoltre, ha coinvolto l’Institut de Recherche pour le Développement di Parigi e ricercatori delle Università di Roma (La Sapienza), Bologna, Torino e della Fundaciòn Santa Fe. I ricercatori del Dipartimento Ambiente e Salute dell’ISS, insieme al Comune di Casale Monferrato, metteranno a disposizione l’esperienza dell’Italia per realizzare un sistema di sorveglianza epidemiologica e un piano di comunicazione che coinvolga l’intera comunità di Sibaté. Parti del sottosuolo di questa cittadina, in corrispondenza di laghetti poi prosciugati, furono, infatti, colmate in passato con materiali contenenti amianto. Attività di scavo, o altri interventi hanno perturbato il suolo, determinando perciò il rilascio nell’ambiente di fibre di amianto, e quindi l’esposizione della popolazione residente. Per l’intervento di bonifica ambientale, stanno già collaborando molte istituzioni competenti e la popolazione. Il Comune di Casale Monferrato nei mesi scorsi, d’intesa con l’ISS, ha ospitato il Prof. Juan Pablo Ramos Bonilla, coordinatore dello studio, insieme ai ricercatori italiani coinvolti nella ricerca per pianificare la strategia d’azione.
Mesotelioma pleurico, patologia e fattori di rischio
Il mesotelioma è un tumore raro che rappresenta meno dell’1% di tutte le malattie oncologiche. È una neoplasia che colpisce il mesotelio, il sottile tessuto che riveste la gran parte degli organi interni. La forma più comune colpisce la pleura, il mesotelio che riveste i polmoni e la parete interna del torace. Più rari sono i mesoteliomi del peritoneo (mesotelio di rivestimento degli organi addominali) e dei testicoli. Il più importante fattore di rischio è l’esposizione all’amianto. La maggior parte di questi tumori riguarda infatti persone che sono entrate in contatto con questa sostanza, a casa o sul posto di lavoro, o che vivono con persone che la lavorano. L’amianto, per la sua resistenza al calore, è stato molto usato in passato per coprire o isolare tetti (Eternit), navi e treni; ma anche nell’edilizia (tegole, pavimenti, vernici); nelle tute dei vigili del fuoco e nelle automobili (componenti meccaniche e vernici). Quando questo minerale viene frammentato, ad esempio durante il processo di estrazione mineraria o di rimozione del materiale isolante, si produce una polvere che, se inalata, può danneggiare le cellule mesoteliali, provocando in alcuni casi il tumore, anche decenni dopo l’esposizione.