In Italia due anziani su tre assumono ogni giorno almeno 5 farmaci, con diversi principi attivi. Un anziano su quattro (oltre 3,5 milioni di persone) ne utilizza addirittura dieci. La “politerapia” è un fenomeno in aumento, causato dall’invecchiamento della popolazione (oggi in Italia gli over-65 sono oltre 14 milioni). Inoltre è legato alla compresenza di più malattie croniche, una condizione che interessa il 75% degli over-60 e la quasi totalità degli ultra 80enni.
La politerapia
L’assunzione di più farmaci insieme non è facile da gestire, perchè può portare a problemi di aderenza al trattamento e confusione tra le diverse medicine da assumere. Inoltre c’è il rischio di eventi avversi o di ridotta efficacia della terapia, per via di interazioni tra farmaci o tra questi e i nutrienti assunti con la dieta. Italia Longeva, l’Associazione nazionale per l’invecchiamento e la longevità attiva del Ministero della Salute, insieme alla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) ha realizzato il video-tutorial per sensibilizzare sul tema.
“Anziani e farmaci: 10 regole per la corretta assunzione”, presentato negli scorsi giorni durante il 67° Congresso Nazionale SIGG a Roma è in forma di decalogo, per la fruizione negli studi medici e la diffusione da parte dei geriatri. Si rivolge a pazienti e caregiver per aiutarli nella gestione quotidiana delle terapie ed informarli rispetto all’utilizzo dei farmaci equivalenti. Questi ultimi hanno la stessa efficacia, qualità e sicurezza dei medicinali originari, ma hanno il vantaggio di costare di meno.
Farmaci, tra spesa e informazione
Nel 2021 gli italiani hanno speso oltre 1 miliardo di euro per la compartecipazione all’acquisto dei medicinali ‘di marca’.
“L’informazione migliora la cura: condividere con il paziente anziano, e con tutta la famiglia, le finalità della terapia e le indicazioni per un uso corretto dei farmaci prescritti, è un fattore decisivo per evitare il fai-da-te e realizzare migliori esiti di salute”, dichiara Roberto Bernabei, Presidente di Italia Longeva.
“Compito di noi medici è anche quello di rassicurare i pazienti sulle novità e le alternative terapeutiche che possono riguardare, ad esempio, i farmaci equivalenti, in tutto e per tutto identici ai medicinali ‘di marca’ eppure ancora poco utilizzati. Per questo abbiamo realizzato un tutorial con poche e semplici regole che invitiamo a seguire. La politerapia se la conosci la fai”.
Il confronto con il medico
“Per esempio, è bene tenere una lista aggiornata dei farmaci in uso, assicurandosi che il medico sia sempre al corrente di tutte le terapie assunte. Per evitare errori di somministrazione, può essere utile coinvolgere un caregiver e aiutarsi con i dispenser predosati e le app sul cellulare”, spiega Graziano Onder, Professore di Scienze Geriatriche, Università Cattolica del Sacro Cuore. “Il confronto periodico con il medico è importante anche per valutare eventuali modifiche della terapia: a volte può bastare variare la dieta o aumentare l’esercizio fisico per ridurre il numero di farmaci. La regola aurea è sempre quella di non interrompere o ridurre in autonomia la cura prescritta”.
“È bene attenersi alle indicazioni del medico anche per evitare possibili interazioni tra farmaci e tra farmaci e cibo, avendo a mente che alcuni alimenti possono aumentare o ridurre l’efficacia di un principio attivo contenuto nel medicinale”, afferma Francesco Landi, Presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG). “Per chi assiste un anziano fragile, in qualsiasi setting assistenziale e in particolare a casa, la somministrazione delle medicine è un atto estremamente importante e di grande responsabilità: farlo correttamente equivale a garantire una maggiore efficacia dell’intervento terapeutico, minimizzando i rischi per il paziente”.
Il decalogo “Anziani e farmaci: 10 regole per la corretta assunzione”
- Tenere una lista aggiornata di tutti i farmaci in uso: sia di quelli prescritti dal medico di medicina generale che dallo specialista, inclusi gli integratori e i farmaci da banco, cioè quelli che possono essere acquistati in farmacia senza ricetta medica.
- Essere consapevoli della cura che si sta facendo: assicurarsi di aver capito per quale malattia o disturbo si sta assumendo un farmaco, come deve essere preso, quali interazioni o effetti collaterali può causare. Se ci sono dubbi o difficoltà, ricordarsi sempre di comunicarli al medico o al farmacista.
- Informare il proprio medico di tutti i farmaci che si assumono, compresi gli integratori e i prodotti fitoterapici che potrebbero interferire con il corretto funzionamento di alcuni medicinali o con alcuni alimenti.
- Confrontarsi periodicamente con il medico sulla cura che si sta facendo, per valutare modifiche della terapia o se alcuni farmaci in uso possono essere sostituiti con uno stile di vita corretto, per esempio con la dieta o con l’esercizio fisico.
- Chiedere al medico o al farmacista se è possibile sostituire un medicinale in uso con un farmaco equivalente che ha la stessa concentrazione di principio attivo, la stessa efficacia e la stessa qualità del farmaco conosciuto con il nome della marca, e in più ha il vantaggio di costare di meno.
- Farsi aiutare nella gestione della terapia: coinvolgere un familiare o un caregiver quale supporto per ricordare gli orari e le modalità di assunzione dei farmaci, specie se si hanno difficoltà di memoria e si rischiano errori di somministrazione.
- Evitare il fai-da-te: assumere i farmaci solo su indicazione del medico e non interrompere o modificare in autonomia il dosaggio delle terapie prescritte.
- Farsi supportare dagli strumenti che possono facilitare la corretta assunzione dei medicinali: le app e i promemoria sul cellulare, oppure i portapillole organizzati con le dosi giornaliere o settimanali.
- Prestare attenzione alle possibili interazioni tra farmaci e cibo perché alcuni alimenti possono modificare l’efficacia di un principio attivo contenuto nel medicinale. Attenersi sempre alle indicazioni ricevute sulle modalità di assunzione (a digiuno, prima/dopo i pasti).
- Informare il medico in caso alterazioni del proprio stato di salute dovute a fattori esterni (es. una modifica dei valori pressori causata dal caldo/freddo), che possono influire sui farmaci in uso.