Epidemia in Congo: il mistero del nuovo virus. Cosa sappiamo e quali sono i sintomi
Un’epidemia misteriosa ha colpito il distretto sanitario di Panzi, nella provincia di Kwango, Repubblica Democratica del Congo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha registrato 394 casi, con almeno 30 decessi accertati. Fonti locali parlano di oltre 70 vittime, includendo i decessi avvenuti fuori dai centri sanitari. Il patogeno è ancora sconosciuto.
La zona interessata si trova a 755 chilometri da Kinshasa. Le difficoltà infrastrutturali rallentano la risposta sanitaria. La provincia è caratterizzata da tassi di malnutrizione altissimi (61%), che rendono la popolazione particolarmente vulnerabile.
I sintomi e la diffusione
I sintomi principali sono febbre, tosse, naso che cola, dolori muscolari, mal di testa e difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, la morte è causata da insufficienza respiratoria. “La malattia presenta sintomi simili all’influenza”, ha dichiarato Roger Kamba, ministro della Salute.
Un altro dato rilevante è l’anemia presente in molti pazienti. Tuttavia, gli esperti sottolineano che questa condizione potrebbe essere legata alla malnutrizione diffusa. Le vittime sono perlopiù bambini e ragazzi sotto i 15 anni (81% dei decessi), in particolare sotto i 5 anni.
La trasmissione sembra avvenire all’interno dei nuclei familiari, analogamente a quanto accade con le infezioni respiratorie. “Siamo certi che la trasmissione sia respiratoria”, ha confermato il ministro della Salute Roger Kamba.
Indagini diagnostiche e ipotesi
Gli esperti epidemiologi hanno prelevato campioni biologici per identificare il patogeno. I test vengono condotti a Kikwit, ma non è escluso che si debba ricorrere a laboratori internazionali per analisi più specifiche. Attualmente, la malattia viene classificata come “febbre di eziologia sconosciuta”.
Le prime ipotesi includono infezioni influenzali in contesti di malaria e malnutrizione, casi gravi di malaria o un eventuale ritorno del Covid-19. Si valuta anche l’ipotesi di un nuovo patogeno. Il tasso di mortalità registrato nei centri sanitari è intorno all’8%.
Epidemia e difficoltà logistiche in Congo
La zona è difficilmente accessibile, soprattutto durante la stagione delle piogge. I tecnici sanitari hanno impiegato due giorni per raggiungere l’area. La mancanza di strade praticabili e di strutture sanitarie attrezzate rallenta l’intervento.
Misure di contenimento del virus
In attesa di risposte definitive, il ministero della Salute ha emesso linee guida ispirate alla gestione del Covid-19: distanziamento, lavaggio frequente delle mani, segnalazione dei casi sospetti. Nei villaggi limitrofi si valuta la possibilità di limitare gli spostamenti per contenere la diffusione.
Il caso in italia
Un paziente rientrato dal Congo con sintomi riconducibili alla malattia è stato ricoverato a Lucca. L’uomo, guarito rapidamente, è già stato dimesso. O l’OMS monitora la situazione: la priorità è identificare l’agente patogeno e stabilire protocolli di cura per limitarme l’impatto.