Alimentazione e adolescenza, binomio da incubo
Mamma che fame. Con un simpatico gioco di parole la nutrizionista Stefania Ruggeri ha sintetizzato in un titolo uno dei problemi più complicati che le mamme (ma anche i papà) devono affrontare quando i loro ragazzi diventano adolescenti. Proprio il passaggio dall’infanzia alla pubertà è un momento di grande sconvolgimento: il corpo si trasforma, gli ormoni sono alle stelle, la voglia di ribellione cresce. I genitori possono perdere il controllo su ciò che i ragazzi mangiano e quanto, perché spesso consumano i pasti fuori, inizia purtroppo sempre prima il consumo di alcol e comincia talvolta un controllo spasmodico del peso. O si ha a che fare con una fame irrefrenabile. Il cibo diventa anche terreno di scontro con mamma e papà.
Un terreno comune
Trovare un dialogo è però possibile. Se ne parla proprio nel volume Mamma che fame di Stefania Ruggeri, che tra le altre cose una ricercatrice del Centro di ricerca alimenti e nutrizione. Il suo libro ha un grande segreto, nasce dall’esperienza che Ruggeri ha grazie alle due figlie. «Questa casa non è un albergo»: verrebbe quasi da dire così, quando i ragazzi iniziano a uscire spesso con i coetanei. Una regola può essere quella del “Massimo 3” (massimo tre uscite a settimana). E poi bilanciare l’alimentazione disordinata con i cosiddetti piatti di recupero, a base di legumi, anche sperimentando ricette etniche come l’hummus, o insalate di verdura e frutta insieme (un modo di mangiare rapido e sano, adatto anche ai ragazzi che fremono per tornare nella loro cameretta).
Alcol e mode alimentari
Contro i troppi drink del sabato sera c’è un decalogo anti-alcol, con suggerimenti come quello di bere a stomaco pieno e in discoteca prendere sempre il bicchiere dal bancone. E se il proprio figlio vuole abbracciare una alimentazione vegetariana? Importante è che sia sempre sotto stretto monitoraggio medico e fare in modo di evitare carenze nutrizionali con alcune strategie, come l’introduzione della frutta secca. Se l’acne fa capolino, cosa che accade al 70% dei ragazzi, oltre alle cure dermatologiche una svolta può arrivare con l’alimentazione. Dal consumo di cereali integrali (riso, avena, pasta, pane, farro, alimenti con basso indice glicemico) e latte nelle quantità giuste, eliminando bevande gassate e merendine e mangiando più pesce e verdure. In generale, poi, mai parlare di dieta per ragazze (e ragazzi) ma di giusto regime alimentare. Se il problema, invece, con i maschi è lo sviluppo di una super-fame, un trucco può essere far diventare la colazione, anche salata, un mini-pranzetto, con un po’ di grassi, proteine e alimenti integrali.