Obesità infantile, Italia tra i Paesi con tassi più elevati
L’Italia è tra i Paesi europei con i più alti tassi di obesità infantile, insieme a Portogallo e Grecia. Nel nostro Paese sono in aumento anche il diabete, le patologie cardiovascolari, i tumori e tutte le malattie influenzate dallo stile di vita. In occasione del Convegno della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione all’Università Sapienza di Roma gli specialisti hanno ribadito il ruolo della dieta e dell’attività fisica nel ridurre i rischi fin da piccoli.
“L’inversione di tendenza deve essere attuata sin dalle prime fasi di vita con un cambiamento educativo: scuole, università, aziende dovrebbero incentivare una pausa attiva per incrementare il movimento e la camminata”, sottolinea la Prof.ssa Silvia Migliaccio, Presidente SISA.
Valore dello sport fin da piccoli
“La modifica dell’articolo 33 della Costituzione rappresenta un cambiamento epocale del paradigma”, sottolinea la presidente. Tuttavia, “è solo il primo passo a cui deve seguire un concreto lavoro sul territorio che sia frutto della sinergia tra istituzioni, specialisti e associazioni per favorire la prevenzione delle patologie metaboliche croniche, su cui sedentarietà e cattiva alimentazione hanno una funzione determinante. Gli studenti, per esempio, al cambio dell’ora potrebbero spostarsi da un’aula all’altra, invece di far spostare il professore. È fondamentale intervenire in ogni fascia d’età, con particolare attenzione ai più giovani per stimolare da subito un approccio di questo tipo”.
Aumentano patologie metaboliche
L’incremento della sedentarietà negli ultimi decenni ha portano un aumento delle malattie metaboliche croniche come il diabete mellito di tipo 2, le patologie cardiovascolari, l’obesità e anche i tumori. Si tratta di malattie influenzate dallo stile di vita. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 59% degli adulti e quasi 1 bambino su 3 (29% dei ragazzi e 27% delle ragazze) è in sovrappeso o convive con l’obesità. Inoltre, già uno studio del periodo 2001-2016, sempre dell’OMS, sugli adolescenti tra 11 e 17 anni, mostrava che a livello mondiale l’80% non raggiungeva livelli di attività fisica raccomandati. Per l’Italia si parlava dell’88,6% di ragazzi che non svolgevano adeguata attività fisica.
L’obesità infantile in Italia
“I numeri relativi alla crescita delle malattie metaboliche in Italia sono drammatici. Abbiamo insieme a Portogallo e Grecia la popolazione infantile più obese d’Europa, con 3 bambini su 10 affetti da obesità – evidenzia la Prof.ssa Migliaccio. “Il diabete mellito colpisce quasi 4 milioni di italiani, senza contare coloro ai quali non è stato diagnosticato o sono in procinto di svilupparlo. A questo quadro si aggiungono tutte le patologie cardiovascolari. Per questo la SISA lancia il messaggio dell’importanza dell’attività fisica e di una corretta alimentazione, che devono essere personalizzate in maniera specifica su ogni individuo”.
“L’abbinamento tra attività fisica e alimentazione va sviluppato nell’ottica di un approccio One Health, conclude la presidente, ossia una visione olistica che affronta complessivamente il benessere dell’individuo e dell’ambiente, che procedono di pari passo e sono oggetto anche del recente provvedimento che ha portato alla modifica dell’articolo 33 della Costituzione”.