Diabete, sport abbassa rischio fino al 74%. L’iniziativa
L’attività fisica è un mezzo di prevenzione anche per il diabete, la conferma arriva da una recente ricerca australiana. Secondo lo studio, l’attività fisica, da moderata a intensa, potrebbe ridurre il rischio di diabete di tipo 2 anche nelle persone con un alto rischio genetico. Lo studio è stato pubblicato dal British Journal of Sports Medicine. Ha coinvolto oltre 59 mila pazienti osservati per 7 anni. I risultati rivalano che dedicare più di un’ora al giorno ad attività fisica, anche intensa, come corsa, ciclismo e trekking, si associa a un rischio inferiore del 74% di sviluppare diabete di tipo 2.
“Diabete e Sport Rumo 2023”
L’attività fisica nelle persone con diabete ha un effetto positivo confermato da molti studi. Per superare lo stigma sociale che porta a percepire la malattia cronica come limitante è nato il Campo scuola “Diabete e Sport Rumo 2023” rivolto a persone con diabete di tipo 1 e organizzato in Val di Non (TN) da Fand – Associazione italiana diabetici e dall’Associazione diabetici Verona Odv. Nei tre giorni di trekking, i partecipanti hanno potuto mettere alla prova tecniche e strategie di gestione del glucosio in attività fisica prolungata.
“Un’importante esperienza di condivisione e di contrasto a stereotipi troppo spesso limitanti e scoraggianti, in cui si è sviluppato tra i partecipanti un legame di fiducia, di rispetto e supporto reciproco – ha dichiarato Emilio Augusto Benini, Presidente Fand. Una dimostrazione a chi ha partecipato e a chi convive quotidianamente con il diabete di tipo 1 che con preparazione, conoscenza della patologia e forza di volontà, non esistono limiti. Un ringraziamento particolare a chi ha fatto sì che tutto ciò potesse svolgersi, allo staff medico del centro di diabetologia dell’AOUI di Verona e alla dottoressa Cristina Cucchiarelli personal trainer”.