Psicologo di base, a breve la decisione della Corte costituzionale
Lo psicologo di base potrebbe diventare realtà in Campania. La partita si deciderà il prossimo 19 ottobre, con la pronuncia della Corte costituzionale. Già, perché su questa questione si è creato un vero e proprio scontro tra Regione e Governo. Il 3 agosto del 2020, infatti, il Consiglio regionale aveva approvato all’unanimità la legge per lo psicologo di base, decisione che non è piaciuta a Roma, tant’è che il governo nazionale ha scelto di impugnarla dando il via ad un braccio di ferro che sta ormai per concludersi. «Riteniamo che siano superate le eccezioni fatte dal governo – ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca – anche perché gli ultimi provvedimenti presi per il Covid prevedono servizi di sostegno di natura psicologica, soprattutto per i giovani, dopo un anno e mezzo di pandemia». Già da tempo l’Ordine degli Psicologi ha avviato un percorso con la Regione per trasformare in realtà la figura dello psicologo di base, ma anche per arrivare ad istituire un servizio di psicologia scolastica.
EMERGENZA COVID
Se questi interventi apparivano importanti prima dell’esplosione della pandemia, oggi sembrano addirittura imprescindibili. Sono infatti moltissimi gli adulti e i giovani che portano dentro le cicatrici di quasi due anni di Covid, situazione che ha distrutto interi nuclei familiari e ha alimentato le ansie e le paure più nascoste. «L’emergenza sanitaria ha acceso i riflettori sull’importanza dello psicologo – sottolinea il presidente dell’Ordine campano, Armando Cozzuto – Partendo dall’esperienza della pandemia, che ha sensibilizzato molto le istituzioni, abbiamo concentrato la nostra attenzione su due contenitori principali: da un lato la sanità, nel senso più esteso del termine, con l’approvazione della legge per lo psicologo di base. Dall’altro lato, con la proposta di legge per il servizio di psicologia scolastica, per garantire un supporto non solo agli allievi, ma anche a familiari, insegnanti e al personale Ata». Il lavoro di supporto per lasciarsi alle spalle l’incubo di questo virus sarà inevitabilmente molto lungo, ma ciò che sta maturando in Campania è senza dubbio un buon punto di partenza.