Hiv, verso l’obiettivo dei quattro 90
Nella battaglia all’Hiv c’è un obiettivo ancora lontano da essere raggiunto: il quarto 90. Secondo quanto definito dal programma United Nations Programme on Hiv/Aids la soppressione del virus, infatti, deve passare dal raggiungimento di tre target 90, ossia: che il 90% delle persone affette da Hiv siano diagnosticate; che il 90% delle persone affette inizino il trattamento corretto e infine che il 90% delle persone sotto trattamento non abbia tracce riscontrabili del virus nel sangue. A questi però la comunità Hiv ha aggiunto un ulteriore 90, legato alla qualità di vita ossia garantire che il 90% delle persone con Hiv abbia una buona qualità della vita correlata alla salute, su cui ancora bisogna lavorare molto. La strada da percorrere per raggiungere questo quarto 90 può essere sintetizzata con un solo concetto chiave: «Trattare Bene le persone con Hiv in ogni contesto: da quello lavorativo, a quello sociale e sanitario, fino all’ambito politico-istituzionale».
Hashtag
#TrattamiBene è quindi il nome della nuova iniziativa sull’Hiv che nasce come ulteriore capitolo della campagna HivGuardiamOltre puntando al miglioramento della qualità di vita grazie al contributo di nove associazioni di pazienti attive a livello nazionale (Anlaids Onlus, ALA Milano Onlus, Arcigay Onlus, ASA Onlus, Circolo Mario Mieli, Arcobaleno Aids Onlus, NPS Italia Onlus, Nadir Onlus, Plus Onlus), con il patrocinio di ICAR (Italian Conference on Aids and Antiviral Research) e SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali). Un nuovo spazio di informazione e discussione che, grazie alle associazioni e ai clinici partecipanti, scatta una nuova fotografia dei bisogni delle diverse popolazioni con Hiv – dagli Msm, ai detenuti, ai migranti, i trasgender, ai coinfetti Hiv/Hcv – identificando sette aree principali su cui lavorare per andare incontro a questi bisogni. Questo quarto 90 vuol dire vivere con Hiv, e nonostante l’Hiv, vivere con una buona qualità di vita. Non basta più vivere senza la replicazione di Hiv nel sangue ma la qualità di vita diventa un aspetto fondamentale.
Trattare bene
«E questo è reso possibile dal valore rappresentato dall’innovazione terapeutica e da cure sempre più efficaci; persone con Hiv oggi si trovano a invecchiare con Hiv e quindi a concentrarsi su aspetti fino ad oggi tralasciati andando oltre l’orizzonte medico-sanitario per focalizzare l’attenzione al valore della persona con Hiv» spiega Massimo Andreoni, professore di malattie infettive presso l’Università Tor Vergata di Roma. Le voci narranti dei clinici e dei Presidenti delle Associazioni che sostengono il progetto possono essere ascoltate insieme a quelle delle Associazioni dei pazienti sul sito www.trattamibene.it; sul sito è possibile leggere e scaricare anche il documento/manifesto TrattamiBene che contiene i 7 concetti chiave per Trattare Bene chi convive con il virus. #TrattamiBene diventa anche l’hashtag ufficiale del progetto. Un modo per aggiungere ulteriori voci sulla quotidianità di chi è colpito da Hiv o che lo conosce da molto vicino. Chiunque voglia contribuire al progetto potrà farlo utilizzando l’hashtag e raccontando la sua esperienza sui propri canali social. I contributi ritenuti rilevanti saranno presi in considerazione per lo sviluppo futuro del progetto, che mira soprattutto a identificare e affrontare i nuovi bisogni di chi convive con il virus.