Hiv/aids: nel 2016 un milione di morti. Oms: stop all’epidemia entro il 2030
HIV e AIDS: l’Oms lancia una nuova strategia per porre uno stop all’epidemia entro il 2030. Secondo i dati, a metà del 2017, 20,9 milioni di persone affette da HIV stavano ricevendo l’ART (trattamento antiretrovirale): una copertura globale del 53% di adulti e bambini. L’Oms vuole accelerare diagnosi e trattamenti tempestivi soprattutto nelle popolazioni più esposte. L’espansione dell’accesso alle cure è al centro dei nuovi obiettivi per il 2020.
L’HIV continua a essere un problema di salute pubblica globale, con un bilancio negativo finora di oltre 35 milioni di vite. Nel 2016, 1,0 milioni di persone sono morte per cause correlate all’HIV a livello globale.
Alla fine del 2016 ci sono stati circa 36,7 milioni di persone che hanno contratto l’HIV con 1,8 milioni di persone che si sono recentemente contagiate nel 2016 a livello mondiale.
Il 54% degli adulti e il 43% dei bambini che vivono con l’HIV sono sottoposti a terapia antiretrovirale permanente (ART).
La copertura globale della ART per le donne in gravidanza e in allattamento che vivono con l’HIV è alta al 76%.
La regione africana è la più colpita, con 25,6 milioni di persone che vivono con l’HIV nel 2016. In generale, nella relazione dell’Oms (presentata in occasione della vicina giornata mondiale per porre uno stop all’epidemia) emerge una maggiore esposizione all’infezione per uomini che fanno sesso con uomini, persone che fanno uso di droghe, persone in carcere e altri ambienti chiusi, prostitute e loro clienti e persone transgender.
L’infezione da HIV viene spesso diagnosticata attraverso test diagnostici rapidi (RDT), che rilevano la presenza o l’assenza di anticorpi anti-HIV. Molto spesso questi test forniscono risultati in giornata, essenziali per la diagnosi e per il trattamento e la cura precoci.
Non esiste una cura per l’infezione da HIV. Tuttavia, i farmaci antiretrovirali (ARV) efficaci possono controllare il virus e aiutare a prevenire la trasmissione in modo che le persone con HIV e quelle a rischio sostanziale possano godere di una vita sana, lunga e produttiva.
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