Circa 150 over 75 asintomatici sottoposti a uno screening per le valvulopatie cardiache in sei mesi. Un semplice ecocardiogramma che ha permesso di riscontrare nel 9% dei casi una patologia misconosciuta. I dati sono emersi durante l’82° Congresso nazionale FIMMG-Metis, in corso a Villasimius, i primi risultati del progetto avviato a marzo dalla Fimmg di Milano in collaborazione con l’Heart Valve Center dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e Fondazione Alfieri per il Cuore. L’iniziativa nasce proprio con l’obiettivo di diagnosticare e prendere in carico quanti più pazienti cronici con questo tipo di patologie.
L’importanza di fare rete
Dagli anni difficili del Covid abbiamo imparato che fare rete è l’unico modo per raggiungere tutti i pazienti, soprattutto quelli cronici che hanno bisogno quotidianamente di assistenza – ha sottolineato Anna Pozzi, segretario provinciale di FIMMG Milano – I risultati sono in linea con quanto riportato nella letteratura internazionale che evidenzia un’ incidenza di valvulopatie fino al 13% delle persone sopra i 75 anni e richiamano l’attenzione sulla necessità di estendere lo screening delle malattie valvolari al maggior numero di anziani possibile. Sommando queste informazioni con quanto segnalato dall’Istat sull’invecchiamento della popolazione italiana possiamo ipotizzare che ci siano circa 630.000 anziani con valvulopatie misconosciute sul territorio nazionale.
Un percorso continuo
Il progetto ha preso il via in un primo studio medico della provincia milanese dove, una volta a settimana, un cardiologo ecografista dell’Heart Valve Center dell’IRCCS Ospedale San Raffaele eseguiva, in forma gratuita, uno screening per valutare la presenza di una valvulopatia cardiaca a pazienti asintomatici con più di 75 anni attraverso un ecocardiogramma. Dopo la diagnosi ai pazienti è stata offerta la possibilità di eseguire visite periodiche e successivi accertamenti per valutare la necessità di un eventuale intervento medico, terapeutico o cardiochirurgico, sempre in collaborazione con l’Heart Valve Center dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.
Medicina del territorio
Siamo felici di aver intrapreso questo cammino con la FIMMG Milano: riteniamo che la prevenzione e la presa in carico dei pazienti cronici debba partire dalla medicina del territorio sino a comprendere gli Ospedali. Speriamo che questo primo progetto pilota di proficua collaborazione sulle valvulopatie possa essere incrementato ed esteso ad altri studi medici sul territorio a beneficio di tutta la popolazione – afferma Francesco Maisano, primario dell’Unità di Cardiochirurgia e direttore dell’Heart Valve Center dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e professore ordinario di Cardiochirurgia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele – Questi risultati sono stati possibili perché la medicina del territorio, ovvero la cooperativa IML (Iniziativa Medica Lombardia), IRCCS Ospedale San Raffaele e Fondazione Alfieri per il Cuore, si sono unite per un progetto di salute di ampio respiro e speriamo che questo possa essere di ispirazione per altre strutture e realtà del territorio a beneficio di tutti i pazienti.
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