Dici dieta mediterranea e pensi all’olio extravergine d’oliva e alle verdure di stagione. Certo, non è un errore, ma c’è molto di più. A ricordarci degli “alimenti Cenerentola” è una dettagliata indagine condotta da diverse università mediterranee, che ha riscoperto l’importanza di alimenti come noci, semi, spezie, oltre a uova, latticini e persino il vino rosso. Tutti pilastri della dieta mediterranea, troppo spesso trascurati a causa della “standardizzazione alimentare”.
Comprendere la dieta mediterranea
Il Journal of Translational Medicine ha pubblicato una review curata da un consorzio di istituzioni accademiche provenienti da diverse regioni del Mediterraneo, tra cui gli atenei di Catania, Parma, il Politecnico delle Marche, l’Irccs Neuromed di Pozzilli e l’Universidad Europea del Atlántico in Spagna. Questo studio mette in evidenza la necessità di una maggiore consapevolezza e comprensione della dieta mediterranea nella sua interezza.
Il Festival dei Cinque Colori
Un momento importante per riscoprire l’importanza di tutti gli alimenti della dieta mediterranea è il Festival dei Cinque Colori, giunto alla sua seconda edizione e di scena al Maschio Angioino di Napoli. Questi alimenti spesso trascurati, come uova, latticini, noci, semi, spezie e vino rosso, sono al centro dell’attenzione di medici, artisti, sportivi e rappresentanti delle istituzioni. Maria Teresa Carpino, presidente dell’associazione Pancrazio e mente dietro il Festival dei Cinque Colori, spiega che il numero 5 simboleggia i 5 colori del benessere, ognuno legato a specifici alimenti cruciali per un’alimentazione equilibrata. Questi colori rappresentano una vasta gamma di componenti della dieta mediterranea, spesso trascurate nelle discussioni tradizionali.
Dai cereali ai latticini
Giuseppe Morino, pediatra e dietologo dell’ospedale Bambino Gesù nonché direttore scientifico del Festival, ricorda che frutta, verdura e olio d’oliva sono ampiamente studiati, altri alimenti come cereali integrali, legumi, noci, semi, erbe e spezie, uova, latticini e vino rosso hanno ricevuto meno attenzione. Le uova, spesso viste come fonte di colesterolo, sono invece ricche di proteine, vitamine e minerali essenziali. Le prove scientifiche indicano che le proteine delle uova sono facilmente digeribili e forniscono una serie di amminoacidi essenziali. I latticini, come latte, burro, yogurt e formaggi, sono parte integrante della dieta mediterranea da millenni. Nonostante i timori riguardo agli acidi grassi saturi, le evidenze suggeriscono che il loro impatto sul colesterolo LDL sia limitato.
Noci e spezie
Le noci e i semi sono altri elementi chiave spesso trascurati. Mentre le noci sono associate a un minor rischio di malattie cardiometaboliche, l’effetto dei semi sulla salute è ancora oggetto di studio. Le erbe e le spezie, ampiamente utilizzate nella cucina mediterranea, offrono numerosi benefici per la salute, tra cui proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Infine, il vino rosso, consumato moderatamente, è parte integrante della tradizione mediterranea, nonostante le controversie sul consumo di alcol nelle linee guida dietetiche moderne. Naturalmente, serve sempre il buon senso, ma ampliare la consapevolezza sui vari alimenti che compongono la dieta mediterranea può portare a una migliore comprensione dei suoi molteplici benefici per la salute e favorire scelte alimentari più consapevoli e salutari.