Abbattere lo stigma della malattia mentale e favorire la riabilitazione dei pazienti attraverso mostre e laboratori d’arte. Con questo obiettivo nasce il progetto A-head dell’Associazione Angelo Azzurro ONLUS che fa interagire artisti e pazienti. Giovedì 9 novembre, l’associazione apre le porte della sua nuova sede a Roma, per ospitare stabilmente, oltre allo studio dedicato alle visite – psichiatriche, psicoterapiche e a sostegno delle famiglie – questo nuovo progetto. Non solo psicoterapia dunque, ma anche mostre d’arte, incontri musicali e formativi per dare spazio alla creatività, sempre nell’accezione più sana e costruttiva del termine. A-Head, senza perdere il suo carattere itinerante, continua a crescere, strutturando in maniera sempre più profonda il rapporto endemico tra l’Associazione Angelo Azzurro ONLUS, artisti e dj di fama internazionale, da cui prende forma. La natura benefica del progetto, in questa nuova sede, diventa ancora più forte, dal momento che tutte le opere presentate, sia nelle mostre temporanee, che nella collezione permanente della Onlus, sono disponibili per la vendita al pubblico, al fine di acquisire risorse da investire nell’organizzazione di nuovi e più articolati Laboratori.
Lo scopo globale del progetto è quello di aiutare i giovani che hanno attraversato periodi di difficoltà a reintegrarsi a pieno nella società, attraverso l’attività dei Laboratori che determinano il rapido sviluppo di nuove capacità lavorative e creative.
I Laboratori, organizzati dalla Angelo Azzurro Onlus, dal 2009, in collaborazione con diversi artisti, già sostenuti dalla Fondazione Vodafone e dalla Fondazione Nando Peretti, andando oltre il tradizionale percorso terapeutico, permettono agli utenti psichiatrici di sperimentare diverse tecniche artistiche, fotografiche e musicali con ottimi risultati sia da un punto di vista clinico che da un punto di vista sociale.
Nella mostra personale di Tiziano Bellomi (Verona, 1960) a cura di Pietro Gagliardi, dal titolo Bites, l’artista presenta un corpus di opere realizzato appositamente per l’occasione, caratterizzate dal recupero e dall’esaltazione di un gesto atavico, nello stesso tempo estremamente umano e attuale, attraverso cui riflettere ed interpretare il presente, per proiettarsi nel futuro. Energia, forza e meditazione sono i comuni denominatori delle opere esposte, nonché i concetti alla base della nuova ricerca artistica di Tiziano Bellomi. Per usare le parole del curatore, Pietro Gagliardi: “L’artista ha collegato inevitabilmente l’arte alla vita, facendo di essa la linfa che alimenta la struttura dell’opera e viceversa. I suoi “morsi” producono un’iconografia i cui confini sono posti tra il recupero culturale degli impulsi primordiali e la reinvenzione poetica.”
Accanto alla mostra personale di Tiziano Bellomi trovano posto le opere degli artisti che collaborano stabilmente con Angelo Azzurro Onlus: Barbara Salvucci, Giovanni Calemma e Luca Guatelli. Attraverso i loro lavori affrontano tematiche comuni come il rapporto con sé stessi, il superamento dello stigma e della malattia mentale. Barbara Salvucci propone Street of sound un’opera installativa luminosa, interamente prodotta con il sostegno della Onlus Angelo Azzurro. L’elemento grafico, caratteristico nella ricerca dell’artista, viene amplificato dalla luce, acquistando così una valenza quasi ipnotica. Lo spettatore è portato ad immergersi nell’opera, a percorrere con l’immaginazione il percorso disegnato dalla Salvucci. Proprio come indica il titolo, infatti, l’artista rappresenta una strada, intesa come possibilità di trasformazione, cambiamento e, nel contesto specifico, anche come superamento della malattia mentale. Giovanni Calemma, presenta Passages, un progetto fotografico aperto e tutt’ora in fieri, in questa sede rappresentato da sette fotografie, che affrontano in una fluida sequenza il tema del passaggio e del trascorrere del tempo. Paesaggi reali si alternano ad immagini astratte, paesaggi immaginari, creando un percorso emozionale che attraversa vari livelli e andando oltre un univoco concetto di “bellezza”, assume un carattere universale. La prima parte del progetto, di cui fanno parte le immagini qui esposte, è stata realizzata per la casa discografica Ultimae Records (Lyon, Francia) per una raccolta musicale. La natura, intesa nell’accezione più ampia del termine, è al centro di Spring Mood, l’opera di Luca Guatelli, realizzata nel 2015 ed esposta al pubblico per la prima volta in questa occasione. Partendo dalla rielaborazione di un elemento ritrovato, l’artista realizza una riflessione sull’essere umano, caratterizzato da molteplici sfaccettature. Guatelli, assimilando uomo e natura, crea così una sorta di paradosso, per cui mentre gli elementi ambientali, sono ciò che sembrano – un tronco per quanto articolato è sempre un tronco – gli esseri umani sono caratterizzati da un’interiorità ricca di sfaccettature, spesso nascoste all’apparenza. Ed anche se in questo ritratto metaforico non manca una componente autobiografica, la visione dell’artista si fa più ampia e l’io individuale lascia spazio ad un immagine collettiva.
Sino ad oggi, oltre agli artisti, molti creativi, musicisti e liberi professionisti hanno aderito a questa iniziativa, che rimane sempre aperta ad accogliere idee e sviluppare nuove collaborazione con coloro che ne abbracciano lo spirito e la mission.
L’Associazione Socio-Sanitaria Angelo Azzurro Onlus è stata costituita nel 2009 dalle famiglie Calapai e Lo Giudice con lo scopo di sostenere pazienti e familiari in condizione di disagio fisico, psichico e sociale di tutte le età. In particolare l’Associazione si occupa di sviluppare progetti riabilitativi individualizzati volti al recupero della massima autonomia da parte dei pazienti, alla riduzione della dipendenza istituzionale e alla lotta contro lo stigma della malattia mentale.
Negli anni l’Associazione “Angelo Azzurro” ONLUS ha ricevuto il sostegno economico da Privati con erogazioni liberali, da Fondazioni, come la Fondazione Vodafone Italia e La Fondazione Nando ed Elsa Peretti, e dal 5×1000.
Inoltre l’associazione sostiene in maniera attiva l’arte contemporanea e gli artisti che collaborano ai laboratori, rendendo possibile la realizzazione dei loro progetti artistici.