A New York un uomo è morto perché la cocaina gli ha mandato in cancrena la gola. Dopo essere stato trasportato in ospedale privo di conoscenza, è stato rianimato e gli è stato somministrato un inibitore della pompa protonica via endovena, ma 12 ore dopo il ricovero non ce l’ha fatta. Secondo quanto riporta il New York Post, l’uomo è un 50enne della Pennsylvania, a portarlo al pronto soccorso è stato un amico dopo che per tre volte aveva vomitato sangue. I medici hanno poi scoperto che la gola e l’esofago erano in necrosi avanzata, fatto che attribuiscono all’uso continuo di cocaina e di alcol (circa 4-5 lattine di birra al giorno, secondo quanto ha riferito l’amico che lo ha soccorso).
La necrosi dell’esofago e della gola è una malattia che si manifesta in rarissimi casi ed è causata da agenti chimici, al punto che quello della Pennsylvania è il quarto caso conosciuto in tutto il mondo, secondo fonti sanitarie.
La cocaina oggi è una delle droghe più diffuse e consumate nel pianeta. Nonostante sia considerata una droga per ricchi, negli ultimi anni la tendenza si è decisamente invertita. Ad esempio, è aumentato il consumo tra i giovani e le università sembrano essere tra i luoghi dove se ne consuma di più, secondo l’ultima indagine delle Nazioni Unite.
Dal World Drug Report 2017 dell’UN Office on Drugs and Crime, emerge che al mondo ci sono dai 13 ai 22 milioni di consumatori abituali di cocaina. Per quanto riguarda l’Europa, la maggioranza dei sequestri avviene in Spagna, Olanda e Francia.
L’Italia invece è il terzo paese dell’Unione Europea per uso di cannabis e il quarto per uso di cocaina, secondo i dati contenuti nella Relazione europea sulla droga 2018 dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA), pubblicata il 7 giugno scorso.