Anche quest’anno, come di consueto, il network editoriale PreSa Prevenzione e Salute, ha assegnato dei riconoscimenti a istituzioni, associazioni, ricercatori, operatori sanitari o singoli cittadini che con la loro attività si sono distinti in favore del superamento delle disabilità. Eccoli allora i premiati di quest’anno: si parte da Stefania Vallone, presidente di WALCE (Women Against Lung Cancer in Europe), associazione che rappresenta un punto di riferimento per le persone affette da tumore del polmone e mesotelioma e per le loro famiglie e si impegna per il miglioramento di tutti gli aspetti dell’assistenza per migliorare la loro qualità di vita”. A seguire: Gianni La Piana e Vito Lentini – I Trekker del Golfo, che “hanno deciso di fare il giro d’Italia a cavallo – da Trieste a Castellammare del Golfo (TP), con l’obiettivo di raccogliere fondi per bambini disabili che hanno bisogno di ippoterapia. Terminato il viaggio, parte del ricavato andrà all’associazione nazionale ANIRE che donerà a bambini disabili di famiglie indigenti le sessioni di ippoterapia di cui hanno bisogno. Doneranno poi parte del ricavato anche ai bambini di Castellammare del Golfo (TP) bisognosi di ippoterapia. Ancora, Vincenzo Russo, “per aver promosso ricerche cliniche e sperimentali sulla stratificazione del rischio aritmico e sulla prevenzione della morte cardiaca improvvisa nei pazienti affetti da distrofia muscolare e per aver contribuito alla stesura delle linee guida internazionali sulla gestione cardiologica dei pazienti affetti da malattie neuromuscolari”; Marcella Marletta presidente Associazione A.I.Stom (Associazione Italiana Stomizzati Onlus). L’associazione che presiede “è la più antica e importante Associazione di stomizzati d’Italia e sin dagli anni novanta ha costituito Gruppi di Lavoro grazie ai quali la ricerca e la qualità di vita dei pazienti stomizzati è notevolmente migliorata, rendendo la stomia più accettabile e socialmente gestibile”. Ultima, ma non certo per importanza, Cristiana Di Pietrantonio. La super maratoneta, a Ravenna ha tagliato il suo centocinquantesimo traguardo in sei ore, venti minuti e diciannove secondi. A 56 anni e con una diagnosi di adenocarcinoma polmonare che ha ricevuto a pochi giorni del primo lockdown del 2020. E anche se i suoi polmoni non sono come quelli degli altri atleti ha deciso che la malattia – quella malattia che allontana dagli altri – non la poteva tenere troppo alla larga da quello che sa fare bene, correre. «Per dare un esempio a tutti e in particolare ai malati come me», ha detto. Alla maratona di Ravenna, Cristiana Di Pietrantonio ha corso con due amici runners, Liliana Farronato e Marco Mannucci, che l’hanno accompagnata e sostenuta nei momenti di difficoltà rispettando un’andatura che le ha permesso di guadagnarsi la medaglia e percorrere i 42,195 km della gara entro i limiti imposti a tutti i partecipanti. Lei che correva con la pettorina dello Ior – l’Istituto oncologico romagnolo.