Diarrea, dolore o fastidio addominale che si presenta con costanza e che migliora dopo essere stati in bagno. È uno campanelli d’allarme della sindrome dell’intestino irritabile, un problema che colpisce molte più persone di quanto si potrebbe credere e che spesso non riceve una diagnosi precoce. Ecco perché la redazione di PreSa – Prevenzione Salute ha voluto approfondire il tema, chiarendo quali sono le cose alle quali prestare attenzione e spiegando quali sono le opportunità terapeutiche.
COS’È
Le nostre madri la conoscevano come “colite spastica”, la sindrome dell’intestino irritabile, si presenta spesso con un fastidio o un vero e proprio dolore addominale, che migliora dopo l’evacuazione. In alcuni questa sindrome può portare alla stitichezza, in altri alla diarrea frequente. Altri pazienti sperimentano un andamento altalenate, tra stipsi e diarrea. Certo è che questa condizione fa crollare la qualità di vita di chi ne soffre, e può portare anche una debolezza e un affaticamento cornico. Ad essere più colpite sono le donne, che associano spesso anche problemi di emicrania, ansia, depressione e cistite.
TRATTAMENTI
Capito come si manifesta il problema, è essenziale chiarire che esitino diversi farmaci e strategie per cercare di porre rimedio alla situazione. Si cerca, di solito di contrastare i sintomi più che di curare la malattia, visto che spesso la causa scatenante resta sconosciuta. In primis, si punta su una buona educazione alimentare e dello stile di vita, cercando di suggerire quali alimenti e bevande possono essere utili o nocivi. Importante una corretta idratazione e praticare attività fisica Per chi soffre principalmente di stipsi possono essere di grande aiuto integratori, lassativi o procinetici a seconda del tipo di stipsi. Mentre contro la diarrea si può ricorrere a probiotici (fermenti lattici), antibiotici non assorbibili , anti-infiammatori intestinali. Sempre e solo sotto il consiglio del medico. Esistono poi, per chi soffre di meteorismo, degli enzimi digestivi, integratori a base di probiotici, piante carminative. Al di là dei rimedi più tradizionali, anche terapie complementari si sono dimostrate efficaci nella cura della sindrome dell’intestino irritabile. Tra queste la più efficace è l’agopuntura, ma anche tecniche di rilassamento. Oltre a mantenere uno stile di vita sano, sarebbe bene imparare a riconoscere i segnali che anticipano l’acuirsi del problema e intervenire tempestivamente con farmaci o integratori in grado di contrastare il dolore, oppure adottare tecniche già sperimentate come attività sportiva, rilassamento o training autogeno.