Anche chi usa soltanto le sigarette elettroniche e non ha mai fatto uso di tabacco convenzionale mostra un’espressione alterata di geni che influenzano il rischio di malattie, incluso il cancro. I risultati arrivano da uno studio della University of Southern California che per la prima volta ha valutato gli effetti biologici delle e-cig. Le sigarette elettroniche sono molto utilizzate anche dai giovanissimi, perché spesso sono percepite come meno tossiche. In realtà non proprio così. Infatti, l’espressione genica di persone che fumano sigarette convenzionali e di coloro che usano sigarette elettroniche (e-cig) è molto simile, anche se il cambiamento che si registra nell’espressione genica è più pronunciato nei fumatori che negli “svapatori”. Diversa è invece quella di chi non si è mai accostato a nessun tipo di sigarette. Il lavoro è pubblicato sulla rivista Scientific Reports.
Gli effetti biologici delle sigarette elettroniche (e-cig). Lo studio
Non è facile studiare gli effetti biologici delle sigarette elettroniche, perché spesso l’utilizzatore è un cosiddetto “dual user”, ovvero una persona che usa sia le sigarette elettroniche sia le sigarette tradizionali. Fino ad oggi le conseguenze nocive sulla salute venivano attribuite al solo consumo di tabacco tradizionale. I ricercatori americani hanno affrontato la questione analizzando l’insieme degli RNA messaggeri (il cosiddetto “trascrittoma”) di 82 adulti sani divisi in tre gruppi: del primo facevano parte solo persone che utilizzavano e-cig (alcuni dei quali avevano fatto anche uso di sigarette tradizionali); del secondo, fumatori di sigarette tradizionali che non usavano e-cig; e del terzo, persone che non avevano mai fumato alcun tipo di sigaretta. Il confronto dei trascrittomi ha mostrato che gli utilizzatori di e-cig mostravano un’alterata espressione di geni che regolano l’attività dei mitocondri, le centrali energetiche della cellula che possono produrre specie reattive dell’ossigeno. Anche l’attività di geni coinvolti nelle risposte immunitarie è risultata modificata, tra cui quelli che codificano per le interleuchine e gli interferoni, proteine che hanno un ruolo cruciale nell’infiammazione e in numerose malattie che coinvolgono le difese, tra cui il cancro. Sono state considerate alterazioni le differenze rispetto ai risultati ottenuti nei membri del terzo gruppo (mai fumatori), indipendentemente dal fatto che chi svapava avesse precedentemente fatto uso di sigarette tradizionali. “Abbiamo mostrato che l’uso abituale delle sigarette elettroniche, a prescindere da un eventuale precedente uso di sigarette tradizionali, è associato in modo significativo a una regolazione alterata della trascrizione genica” scrivono gli autori. “Assieme all’osservazione che la maggior parte dei geni con espressione alterata (72,8 per cento) negli utilizzatori di e-cig sono comuni a quelli trovati nei fumatori, i nostri risultati sostengono il fatto che l’alterata regolazione genica nella prima categoria di persone sia probabilmente dovuta all’esposizione a sostanze chimiche presenti sia nel vapore delle e-cig sia nel fumo di sigaretta”. Quali siano con esattezza le sostanze deve ancora essere stabilito, ma i candidati potenziali includono sostanze chimiche che inducono la produzione di radicali liberi e/o metalli pesanti.”