Con l’arrivo dell’estate e le alte temperature possono sorgere problemi agli occhi. Ad accrescere i fastidi sono soprattutto sole e vento. Affinché il make up sia sicuro bisogna prestare attenzione alla conservazione dei prodotti, come spiegano gli esperti, soprattutto per chi porta le lenti a contatto o ha subito un intervento. I trucchi per gli occhi hanno una base grassa per poter aderire bene alla cute. E questo non è altro che un terreno di coltura ideale per i batteri. Spesso questi prodotti vengono conservati per un periodo molto lungo e il movimento ripetuto del pennello o dello scovolino che vanno dalla confezione del trucco alla pelle degli occhi e alle ciglia, fa aumentare la probabilità di trasmissione dei batteri.
È importante, quindi, conservare i trucchi al fresco per evitare i batteri. L’umidità è uno dei fattori di rischio principali, presente soprattutto negli ambienti dove più spesso vengono conservati i trucchi, cioè il bagno. L’umido stimola la biocrescita, favorisce cioè la proliferazione dei germi. Insomma, i trucchi meglio tenerli a basse temperature.
Per quanto riguarda l’acquisto dei prodotti invece, meglio preferire cosmetici privi di sostanze allergeniche, come il nichel, una delle cause principali di irritabilità e dermatite da contatto.
Occorre prestare attenzione, quando si utilizza la matita occhi, alla parte interna del contorno, il bordo della palpebra inferiore che può essere sede di abrasioni o irritazioni della congiuntiva e della cornea. L’ombretto in polvere, ad esempio, contiene microparticelle che possono penetrare nell’occhio dando luogo a irritazioni e causando fastidio. Spesso a causa di queste infiltrazioni, si tende a strofinare gli occhi con conseguenti possibili abrasioni dei tessuti oculari.
Alcune particelle dell’eyeliner (o matita), invece, se applicato nella parte interna delle palpebre, possono “migrare” nell’occhio e causare dei problemi alla vista. A sostenerlo è una ricerca dell’Università di Waterloo in Canada pubblicata sulla rivista Eye and Contact Lens Science and Clinical Practice. Sulle partecipanti alla ricerca è stato applicato l’eyeliner in diversi punti: lungo il contorno occhi e dietro la linea delle ciglia, all’interno delle palpebre. E proprio in quest’ultimo caso, le particelle di trucco entravano in contatto più velocemente e in maggior numero con il film lacrimale, la pellicola fluida e trasparente che riveste le strutture esterne dell’occhio, come la cornea, la superficie interna delle palpebre e la sclera. In cinque minuti una quantità compresa tra il 15 e il 30% in più delle particelle penetrava nell’occhio. Tuttavia, nell’arco di due ore i residui di trucco venivano eliminati dal dotto lacrimale e le particelle rimaste erano praticamente trascurabili.
Quando invece subentrano complicazioni, vanno dall’irritazione al rossore, all’introduzione di batteri pericolosi dall’eyeliner, in particolare se le matite sono rimaste aperte a lungo. A prestare maggior attenzione, sottolineano i ricercatori, devono essere le persone che hanno gli occhi secchi o più sensibili. I possibili rischi arrivano dal glittering, che rende l’eyeliner più cremoso, usato per dare maggiore brillantezza agli occhi e costituito da minerali come la mica o le lamelle di alluminio. Basta fare la punta alla matita prima di ogni applicazione, provare a togliere qualche residuo e, naturalmente, lavarsi bene prima di andare a letto.
Infine, non va dimenticato che i cosmetici hanno una scadenza. Come per il cibo tendono a deteriorarsi, e rimanendo spesso aperti per molto tempo, possono anche contaminarsi. Mediamente un prodotto si può conservare dai 3 ai 6 mesi, e sarebbe anche il caso di non utilizzare i trucchi di altre persone, specialmente quelli che vanno a contatto con gli occhi.