E’ al lavoro da tempo la Regione Lombardia per preparare un nuovo disegno di legge regionale per la prevenzione e il contrasto a due fenomeni sempre più diffusi tra i giovanissimi: bullismo e cyberbullismo. I giovani lombardi tra i 15 e i 24 anni che hanno dichiarato di aver subito episodi di cyberbullismo (attacchi continui, offensivi e ripetuti online) sono 71 mila. In questi ultimi mesi si sono susseguite le audizioni in Commissione Cultura durante le quali sono stati sentiti numerosi interlocutori in grado di portare maggiore conoscenza e trovare soluzioni utili al problema. Tra questi: l’ Associazione italiana contro la diffusione delle dipendenze (Aidd Onlus), l’Associazione Lasalliana Genitori Gonzaga, la Fidae – Federazione Istituti di attività educative – e Manif Pour Tous (Lmpt)-Generazione Famiglia, associazione impegnata nella protezione e protezione della famiglia.
La proposta di legge in questione si articola su tre punti principali: la prevenzione, messa in atto attraverso interventi mirati elaborati con le scuole, le famiglie e gli stessi giovani; l’ educazione all’utilizzo dei social network coinvolgendo ragazzi e famiglie insieme; assistenza alle vittime, con uno staff preparato di psicologi ed esperti.
Secondo i dati forniti dall’Istat, in Italia nel 2014 più del 50% dei giovani tra gli 11 e i 17 anni hanno subito episodi di offese o violenza (bullismo) da parte di altri giovani; il 19,8% dei ragazzi è ripetutamente (più volte al mese) colpita da episodi di bullismo mentre il 9%, invece, subisce settimanalmente atti di prepotenza o violenza. In particolare, nelle regioni del nord Italia, le vittime abituali di attacchi di bullismo sono il 23% dei giovani nella fascia d’età tra gli 11 e i 17 anni.
Il 5,9% invece ha denunciato di subire vessazioni tramite web o cellulare (cyberbullismo) e in particolare le ragazze.