Un indice svela il nostro rapporto con il cibo. Si chiama PFIS ed è l’acronimo di Psychological Food Involvement Scale; in italiano parleremmo di scala di coinvolgimento psicologico alimentare. Uno strumento che rivela quale rapporto abbiamo con il cibo e che, in questo modo, ci aiuta a migliorare.
SOCIALE E SALUTARE
Per un italiano su due il cibo è una via per relazionarsi con i propri cari, mentre per oltre un italiano su cinque è un mezzo per mantenersi in salute. Questo perché il mangiare è una vera e propria terapia con la quale possiamo mantenerci in forma. I dati sono quelli di uno studio svolto presso l’EngageMinds HUB, il Centro di ricerca dell’Università Cattolica, campus di Cremona diretto dalla professoressa Guendalina Graffigna. Ed è proprio con questo studio che è stato sviluppato e validato su un primo campione l’indice PFIS.
VALORE SIMBOLICO
I ricercatori ricordano che il cibo non è considerato solo una fonte di sostentamento, ma sta diventando sempre più simbolico e legato a valori soggettivi. Il nostro indice – spiegano le ricercatrici della Cattolica – vuole essere uno strumento obiettivo per esplorare qualitativamente i significati personali che i consumatori attribuiscono al cibo. Dunque, un indice svela il nostro rapporto con il cibo. Ma come fa? Può aiutarci a comprendere non solo in che modo le persone siano coinvolte sul cibo, ma anche le motivazioni spesso inespresse che stanno dietro ad alcune scelte di consumi alimentari.
COME SIAMO
La scala indaga diverse e nuove dimensioni psicologiche. Per esempio indaga quanto il cibo è considerato dal singolo come un mezzo attraverso il quale provare emozioni positive e raggiungere un benessere psicofisico. Esplora anche quanto il cibo e in particolare le scelte alimentari siano un mezzo importante per esprimere se stessi e la propria personalità. Infine, valuta quanto il cibo e le scelte alimentari siano considerate dal singolo come un mezzo attraverso cui essere accettati dagli altri e quanto il cibo sia considerato dal singolo come un tramite grazie al quale prendersi cura dei propri cari e rafforzare i legami familiari.
I DATI
I risultati preliminari con l’uso di questa scala hanno mostrato che circa il 16% del campione ha un forte coinvolgimento verso l’alimentazione. In particolare, per il 45% il cibo rappresenta un mezzo attraverso il quale rafforzare il legame affettivo con le persone care, mentre per il 40% grazie all’alimentazione si può raggiungere una condizione di benessere psico-fisico.