Da quando ha avuto inizio la pandemia da COVID-19 – sempre più lavoratori sono passati allo smart working, totale o part-time.
Questo significa poter lavorare da casa e gestire il proprio tempo, tra attività da remoto e riunioni online. Non tutto però è semplice come sembra, infatti, spesso ci si trova a condividere la casa con altre persone, a loro volta magari impegnate a lavorare da remoto o a seguire le lezioni nel caso di figli studenti. Lo smart working, quindi, richiede organizzazione.
La professoressa Daniela Lucini, Responsabile della Sezione di Medicina dell’Esercizio e Patologie funzionali di Humanitas e Direttore della scuola di specializzazione di Medicina dello sport ed esercizio fisico dell’Università degli Studi di Milano, ha stilato 5 raccomandazioni per gestire lo smart working al meglio.
Smart working, come sfruttarlo al meglio
Prima di tutto, trovarsi a casa tutto il giorno e a lungo può portare con sé una difficoltà nella gestione del proprio tempo. “È importante darsi obiettivi concreti giornalieri e a cadenza settimanale o mensile. Avere una vera e propria lista delle cose da fare può aiutare a fare il punto e a organizzare il proprio tempo”.
L’obbligo a lavorare da casa ci fa risparmiare il tempo sugli spostamenti, pertanto è possibile che la routine mattutina sia più “rilassata”. “È comunque importante mantenere ritmi e orari regolari, iniziando a lavorare o a studiare all’orario consueto e terminando – salvo diverse esigenze – alla stessa ora.”
Lo stesso vale per il pranzo, che deve essere sano ed equilibrato. L’altro consiglio è “fare delle pause di tanto in tanto e prendersi cura di sé e del proprio aspetto; anche se a casa ci si veste in maniera più comoda, evitiamo di rimanere in pigiama”.
La terza regola è creare uno spazio di lavoro, nei limiti del possibile. “Se lavoriamo al computer sediamoci al tavolo, evitando di lavorare sul divano o sul letto, e se ne disponiamo colleghiamo il portatile a tastiera e monitor e utilizziamo il mouse. Prestiamo attenzione alla postura: se usiamo il computer portatile, rialziamolo in modo da permettere alla nostra colonna di mantenere una curvatura fisiologica e di non tenere il capo e il collo flessi verso il basso. Se non si ha una sedia ergonomica, è consigliabile appoggiare un cuscino sullo schienale della sedia a livello lombare. Attenzione infine anche alla luce: è preferibile che non sia incidente sullo schermo del computer, ma possibilmente che arrivi di lato.”
Non confondere il lavoro e il privato. Essere a casa può essere di aiuto nel gestire alcune esigenze domestiche, ma affinché la giornata sia fruttuosa e non ci si affanni avvicendandosi tra lavoro e casa, è importante anche in questo caso organizzarsi. “In pausa pranzo può essere comodo mettere una lavatrice o stendere i panni, ma è utile programmare le diverse attività tenendo ben distinto il tempo in cui ci si concentra sul lavoro da quello in cui ci si dedicata alla casa o alle necessità personali”.
Una buona organizzazione della giornata migliora le prestazioni lavorative, contrasta lo stress e consente di affrontare un po’ meglio la gestione del lavoro da remoto.