Ictus, demenza e Parkinson sono patologie neurologiche che colpiscono il 10-20 per cento delle persone di età compresa tra 60 e 80 anni, e la proporzione sale a uno su tre tra gli over 80.
Oggi le persone di età superiore ai 60 anni sono circa 800 milioni a livello mondiale, ma entro il 2050 saranno circa 2 miliardi. Semplici attività, come giochi, letture, sport, una dieta ricca di frutta e verdura e priva di alcol e fumo aiutano il cervello a restare in salute.
Via libera quindi ad iniziative stimolanti, volontariato, esercizio fisico, dieta ricca di agenti antiossidanti, ma anche monitoraggio di pressione, colesterolo e glicemia. Non sottovalutare, inoltre, i passatempi. In chi pratica giochi da tavolo il rischio di demenza è del 74 per cento più basso, del 35 per cento in meno per chi legge intensamente, fino al 69 per cento più basso per chi suona un strumento e il 41 per cento per chi si diverte con i cruciverba.
“È necessario rimanere mentalmente e socialmente attivi” ha spiegato Leandro Provinciali, presidente Sin e direttore Dipartimento di Scienze Neurologiche Ospedali Riuniti di Ancona, durante la Giornata Mondiale del Cervello. Così come “controllare i disturbi di ordine ansioso e depressivo e limitare ogni condizione stressante, perché si ripercuotono sull’efficienza cognitiva”.
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