Per la prima volta nella Capitale, in contemporanea con Brighton e New York, ormai alla quarta edizione, il Disability Pride ha sfilato per le vie del centro di Roma. Da piazza Venezia, lungo via del Corso, il corteo è giunto a piazza del Popolo.
“Sfiliamo per i diritti di tutti e per ogni tipo di disabilità – ha detto Dario Dongo del direttivo del Disability Pride Onlus. Dai trasporti pubblici al diritto di manifestare (“tanti hanno avuto problemi a raggiungerci in piazza oggi”), dal diritto alla salute e all’assistenza a quello al lavoro, “la società italiana deve mettersi al livello della civiltà – continua – e la civiltà è quella affermata nella Convenzione Onu per i diritti dei disabili 12 anni fa”. Tra gli invitati all’iniziativa anche il ministro della Disabilità Lorenzo Fontana, che però non era presente.
Anche Marco Gentili, co-presidente dell’ Associazione Luca Coscioni e politico malato di Sla, attivo nella difesa dei diritti delle persone con disabilità ha rivolto un videoappello alla politica e alla società. «Tutte le persone dovrebbero poter accedere alle cure, al lavoro, alla mobilità e a una vita indipendente, all’espressione e alla costruzione di una famiglia. Vi chiediamo di fare di più, dal dovere di garantire a tutti pari diritti, all’accessibilità delle città, fino al consentire l’espressione della volontà, e al fornire a tutti le protesi e gli strumenti necessari per condurre una vita indipendente»
La manifestazione
Contro le barriere architettoniche e culturali che limitano l’autonomia delle persone con disabilità (1 su 6 in Italia), si è celebrato ieri, 15 luglio a Roma il Disability Pride, un corteo che tra suoni e colori ha sfilato per il centro storico di Roma per raggiungere Piazza del Popolo, alternando momenti di gioco e di riflessione politica. L’iniziativa, patrocinata da Parlamento Europeo e Anci, si è svolta nel giorno in cui ricorre la firma della Convenzione Onu sui diritti delle persone disabili.