Un grande dibattito on-line per discutere di bisogni di salute, guardando alla «Sanità oltre il Covid-19, tra cambiamento e diritto alle cure». La convention annuale organizzata dal network editoriale PreSa – Prevenzione e Salute si è adeguata quest’anno alle esigenze di distanziamento, e ha preso vita sotto forma di webinar. Ogni anno, infatti, il network promuove nel mese di dicembre un evento nazionale patrocinato dalle istituzioni per sensibilizzare i decisori e i cittadini su tematiche di sanità pubblica strategiche per il Paese. Quest’anno, sull’onda dell’emergenza Covid, l’evento si è occupato dei bisogni di salute, amplificati in maniera esponenziale proprio dalla pandemia in corso. Ritardo nelle diagnosi soprattutto in campo oncologico, abbandono delle terapie, aumento delle liste d’attesa, sono solo alcune delle criticità che chi convive con una patologia cronica e in una condizione di disabilità si trova ad affrontare insieme alle famiglie e ai caregiver. E proprio per questo, ha chiesto il direttore scientifico del network editoriale PreSa, Marco Trabucco Aurilio: «Il vaccino sia reso disponibile in via prioritaria, insieme con medici e operatori sanitari, anche ai cittadini con invalidità civile superiore al 67 per cento. Un criterio questo per individuare facilmente i cittadini affetti da patologie che in caso di infezione da Covid potrebbero veder peggiorare il decorso clinico». Marco Trabucco Aurilio ha anche espresso una forte denuncia rispetto alla risposta sanitaria in questi mesi di emergenza: «I sistemi sanitari regionali hanno generato disuguaglianze, i morti di Covid sono vittime, in parte, di una mancata programmazione sanitaria». Una parte molto attesa del webinar è stata quella nella quale il professore Francesco Mennini ha snocciolato i dati preliminari di una ricerca che ha quantificato il valore della vaccinazione anti Covid-19. Dalla ricerca è emerso, tra l’altro, che un vaccino efficace permetterà di salvare 17mila persone in tre mesi.
I PREMI
Per il quinto anno consecutivo sono poi stati assegnati i Premi PreSa a clinici, ricercatori, associazioni e singoli cittadini che con la loro attività si sono di stinti in favore del superamento delle disabilità. Premiato d’eccezione, Carlo Verdone: «Spero di meritare questo premio – ha detto – ma non sono un medico, in questo periodo ho visto tanti anziani soli, depressi, che ho cercato di aiutare. Sono un antidepressivo naturale senza effetti collaterali». Altri premi sono andati ai progetto “Io sono Pablo e qui sto bene” e “Sensuability”; al professor Francesco Blasi, direttore dell’Unità operativa complessa di pneumologia del Policlinico di Milano, all’associazione italiana Niemann Pick onlus e al centro protesi Inail di Vigorso di Budrio, premiato quale centro di eccellenza per «aver garantito la continuità del servizio nei confronti delle persone con disabilità anche durante il periodo pandemico». A ricevere il riconoscimento, in via telematica, in rappresentanza del centro protesi di Vigorso, Giorgio Soluri, direttore centrale Inail assistenza protesica e riabilitazione, che ha ringraziato tutti gli operatori della struttura per il lavoro svolto.
PARTERRE D’ECCEZIONE
Oltre a Stanislao Di Piazza (sottosegretario al ministero del Lavoro e Politiche sociali) e Massimo Andreoni (presidente della Società Italiana di Malattie infettive), che hanno portato i loro saluti, ampio e di prestigio il parterre della tavola rotonda che online ha riscosso numeri da record in termini di contatti. Tra gli altri, sono intervenuti Giovanni Rezza (direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute), Marcello Cattani (President & managing director, Italy & Malta, Sanofi), Raffaele Migliorini (coordinatore generale Medico legale Inps), Giovanna Spatari (presidente della Società Italiana di Medicina del Lavoro), Marco Vignetti (vice presidente nazionale associazione Contro le Leucemie, Linfomi e il Mieloma Ail), Paolo Bandiera (direttore Affari generali – Associazione Italiana Sclerosi Multipla – Aism) e Rosaria Menafro (psicoterapeuta, Consiglio direttivo Società Italiana di Psicologia e Psicoterapia Relazionale – Sippr).