Un software di intelligenza artificiale per analizzare le immagini TAC del pancreas e un tumore duttale troppo piccolo per essere individuato dall’occhio umano. È questo il principio guida del progetto di sperimentazione in corso all’Ospedale Cardarelli di Napoli, sviluppato insieme al Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Killer silenzioso
Il carcinoma duttale del pancreas ad oggi in Italia registra circa 14.300 nuove diagnosi e presenta un’aspettativa di vita estremamente esigua, se confrontata con altre patologie oncologiche. Difatti solo il 3% dei pazienti sopravvive alla malattia a 10 anni dall’esordio e molti pazienti sono inoperabili già quando sviluppano i sintomi.
Risultati incoraggianti
L’esame TAC consente una diagnosi accurata del carcinoma duttale del pancreas ed è la metodica diagnostica indicata nel sospetto clinico di questa patologia. Purtroppo, anche con l’utilizzo di apparecchiature TC di ultima generazione, nel 27% dei casi le neoplasie di dimensioni inferiori a 2 centimetri possono non essere correttamente diagnosticate. L’algoritmo realizzato grazie ai Radiologi del Cardarelli consente all’intelligenza artificiale di superare i gap dell’occhio umano e i primi dati appaiono estremamente promettenti. « I primi riscontri ci sembrano estremamente interessanti e promettenti e già oggi l’intelligenza artificiale ci permette di fornire valutazioni innovative rispetto a quelle tradizionali», spiega Luigia Romano, Direttore dell’UOC Radiologia Generale e di Pronto Soccorso del Cardarelli.
FIASO
l progetto è stato presentato nel corso del Convegno per i 25 anni della Federazione Italiana Aziende Sanitarie ed Ospedaliere (FIASO) che si è tenuto a Roma. Nello stesso contesto l’Ospedale Cardarelli ha presentato altre tre diverse esperienze di alto rilievo: il protocollo innovativo per il trattamento farmacologico dell’ICTUS già nella fase diagnostica, realizzato dalla UOC di Neurologia; il monitoraggio ospedale-territorio della Broncopneumopatia, realizzato dalla UOC di Pneuomologia; il miglioramento dell’efficienza nel trattamento dei pazienti, realizzato dall’UOC di Neurochirurgia. Un chiaro esempio di come l’innovazione possa cambiare le cose a beneficio della salute.