C’è chi la ritiene la più alta forma di altruismo. In Italia nei primi mesi del 2017 sono aumentate le donazioni di organi rispetto all’anno precedente del 10 e il 15 per cento e si registra anche una riduzione delle opposizioni. A riferirlo è stato il direttore del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa, in occasione della presentazione della settimana “Partenope Dona”, manifestazione in programma a Napoli per sensibilizzare alla donazione degli organi.
La regione italiana ”più virtuosa” e con il maggior numero di donatori è la Toscana che – ha sottolineato – ”per la sua organizzazione si posiziona tra le prime regioni in Europa”. Il trend positivo sia sul fronte dell’aumento del numero di donatori che della riduzione delle opposizioni si registra su tutto il territorio nazionale e anche in Campania dove il numero dei trapianti è cresciuto del 40 per cento. Secondo dati forniti dalla Regione Campania, al 30 aprile del 2017, su 53 decessi e 31 donatori potenziali, sono stati 27 i donatori utilizzati.
Sul fronte delle opposizioni alla donazione degli organi da parte delle famiglie i numeri dicono che in Campania nel 2014 una famiglia su due negava l’espianto degli organi, mentre a oggi il rifiuto arriva da una famiglia su tre. ”Bisogna dare atto alla Campania, Regione sottoposta al piano di rientro, – ha evidenziato Nanni Costa – di aver compiuto uno sforzo enorme per arrivare oggi a essere in linea con gli standard nazionali.
Il Cardarelli è ormai un’eccellenza per i trapianti di fegato, la sua Rianimazione è la quarta in Italia così come la Federico II ha una storia molto forte per quanto riguarda i trapianti di rene. In Campania esiste una capacità di affrontare i problemi molto significativa”. Sebbene le donazioni aumentino, tuttavia, in Campania sono ancora 700 le persone in attesa di un trapianto d’organo.