Con 135.000 ettari di risaie, il Piemonte è habitat ideale per le zanzare che qui trovano terreno fertile per riprodursi con grande facilità. Anche se la zanzara di risaia è causa di molti fastidi, non rappresenta un pericoloso veicolo di malattie virali che, al contrario, zanzare appartenenti ad altri generi che vivono in ambienti diversi ed hanno abitudini comportamentali differenti tendono a trasmettere molto facilmente.
Tuttavia, ci sarebbero alcuni fattori che potrebbero invertire questo stato di cose e portare alla diffusione di nuovi esemplari di zanzara: il modificarsi delle condizioni climatiche e l’aumentata mobilità delle popolazioni e delle merci. Ecco perché il servizio sanitario della Regione Piemonte, in collaborazione con l’IPLA (Istituto per le piante da legno e l’Ambiente) ed il SeReMi (Servizio di epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive), ha promosso il nuovo corso di formazione a distanza “Malattie emergenti trasmesse da vettori”, rivolto a medici di medicina generale, pediatri e operatori sanitari.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Piano della Prevenzione approvato dalla Giunta Regionale e, nello specifico, nel programma di prevenzione e contrasto delle malattie infettive. Una precauzione importante secondo l’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, settore Sistemi Organizzativi e Risorse Umane, necessario per migliorare la sorveglianza di luoghi e situazioni a rischio e aumentare le capacità di lotta a questi insetti, che restano una minaccia nascosta che potrebbe essere all’improvviso alla base di epidemie anche molto pericolose.