L’autunno crea stanchezza. La mancanza di luce solare ha un effetto negativo sull’umore, ecco perché le stagioni fredde fanno sentire privi di energie. Le persone che vivono lontano dall’Equatore, ad esempio, soffrono spesso del cosiddetto disordine affettivo stagionale (SAD, dall’inglese seasonal affective disorder). In Florida ne soffre circa l’1% mentre in Alaska e nel New England circa il 9%.
L’unica cura per questa problematica è la luce del sole, senza quest’ultima gli ormoni del buonumore vengono prodotti in quantità minore.
I recettori di luce negli occhi contengono una proteina chiamata melanopsina. Quando la luce del sole viene filtrata dagli occhi, questa proteina manda dei segnali al cervello bloccando la produzione dell’ormone del sonno, la melatonina. In assenza di luce solare, non avviene questa trasmissione al cervello e ci sentiamo stanchi, anche durante il giorno.
Tuttavia gli esperti danno qualche consiglio.
Un effetto positivo è dato dalla musica: alcuni studi hanno dimostrato che stimola la produzione dell’ormone del buonumore, la serotonina.
In questo periodo dell’anno è importante cercare di stare alla luce del sole il più possibile (ad esempio facendo la pausa pranzo fuori all’aperto o una breve passeggiata con i colleghi. La luce del sole è anche molto utile per stimolare la produzione di vitamina D. Inoltre, ci si preoccupa di bere molto in estate, ma è altrettanto importante farlo quando le temperature si riabbassano: bere poca acqua rallenta il metabolismo e crea stanchezza.
Anche le abitudini fanno la loro parte: è meglio andare a letto sempre alla stessa ora e cercare di dormire dalle 7 alle 9 ore a notte, per evitare conseguenze psico-fisiche.
Inoltre, l’attività fisica stimola la circolazione sanguigna. Gli alimenti stagionali, infine, ricchi di vitamine rinforzano il sistema immunitario. Studi hanno dimostrato che alcuni alimenti hanno un effetto positivo sull’ umore, come uova, funghi, zucca, rafano e pesci come salmone, aringa e trota.