Sono 5 milioni gli italiani colpiti da retinopatia diabetica, maculopatie e glaucoma. Un numero che rispecchia la scarsa attitudine degli italiani alla prevenzione delle patologie che riguardano la vista. A confermarlo è un’indagine condotta dall’Istituto Bhave, in collaborazione con la rivista Italian Health Policy Brief.
I risultati sono stati presentati oggi, durante l’evento promosso dall’Intergruppo Parlamentare per la Prevenzione e la Cura delle Malattie degli Occhi, co-presieduto dal Sen. Giovanni Satta e dall’On. Matteo Rosso.
Le malattie oculari
Il 12 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Vista, ma la prevenzione delle malattie oculari viene spesso trascurata, come dimostrano i numeri. Il 27 per cento degli italiani ritiene di essere esente da patologie e dichiara di non essersi mai sottoposto a visite oculistiche di controllo. Tra i pazienti con patologie oculari, solo il 33 per cento esegue controlli regolari della vista, mentre ben il 35 per cento non adotta abitudini per prevenire peggioramenti. Inoltre, il 39 per cento degli intervistati con ipertensione, malattie cardiovascolari e diabete non fa prevenzione.
“Il nostro lavoro sarà certamente orientato al rafforzamento della cultura della prevenzione ma anche a favorire il pieno, equanime e territorialmente omogeneo accesso alle cure e ai trattamenti – ha detto il Sen. Giovanni Satta. Lo faremo, oltre che con l’ascolto del mondo advocacy, con adeguati interventi legislativi e con una costruttiva convergenza con il Governo e le diverse istituzioni sanitarie del Paese, nella consapevolezza che un quadro assistenziale più efficace ed efficiente si traduce in un sostanziale contributo alla sostenibilità”.
La prevenzione
In questa direzione va un primo Disegno di Legge sulle patologie oculari cronico-degenerative già all’esame della 10° Commissione in Senato, di cui la prima firmataria è la Sen. Maria Cristina Cantù.
“La giornata è l’occasione per far riflettere sulla necessità della prevenzione e del potenziamento dell’innovazione, della ricerca e della cura, tempestiva e appropriata, delle malattie oculari – ha commentato la Sen. Cantù.
“Sono certo che si potranno creare i presupposti per offrire risposte alle molte sfide che ci attendono e che sono di natura clinica, sociale, economica e politico-sanitaria, della cui portata complessiva siamo tutti consapevoli come Intergruppo” – ha commentato l’On. Matteo Rosso.
“L’attuale sistema di erogazione dei servizi pubblici oculistici è troppo incentrato sull’ospedale”, ha ribadito il Dott. Mario Barbuto, Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – IAPB Italia Onlus. “Ciò contribuisce a generare lunghe liste d’attesa, una barriera d’accesso per le cure delle malattie degli occhi, soprattutto per le fasce meno abbienti della popolazione. Occorre invertire la tendenza e portare la prevenzione sul territorio, accanto ai cittadini, senza attendere e aspettarsi che siano questi ultimi a doverla cercare, scoprire e praticare.”