Vaccinarsi o non vaccinarsi, questo è il problema. O no? La verità è che tutti i dubbi sulle vaccinazioni non sono frutto di scienza, ma di falsi miti e informazioni fuorvianti. La prima bufala da sfatare è quella che il vaccino possa essere in qualche modo collegato all’insorgere della sindrome autistica. «Una bufala colossale», ha spiegato il professor Paolo Bonanni, intervenuto alle pillole di salute di Good Morning Kiss Kiss. Nel corso del programma radiofonico realizzato in partnership con PreSa il professor Bonanni ha chiarito che «esistono più di 30 studi scientifici che mostrano l’assoluta falsità di questo accostamento».
Un obbligo morale
Prima ancora che un obbligo di legge, vaccinare e vaccinarsi è un obbligo morale. «Se oggi molti genitori non sanno neanche cosa sia la polio o la difterite – ha aggiunto il prof – è perché negli anni passati queste malattie sono state eradicate con i vaccini. I nostri nonni invece si ricordano bene quali drammatiche conseguenze comportavano. Per questo non vaccinarsi e non vaccinare i propri figli è un atto scriteriato. Non si mette a rischio solo la propria salute, ma di tutta la collettività».
Il vaccino per l’influenza
Il professor Bonanni ha anche spiegato che il vaccino dell’influenza «non serve per eliminare al 100% il rischio di ammalarsi, bensì per evitare che un’influenza possa degenerare in qualcosa di più grave». Questo è il momento di vaccinarsi, il consiglio è quello di rivolgersi al proprio medico di medicina generale per capire se nel caso specifico il vaccino e consigliabile e quindi per prenotare l’iniezione. Anche per quel che riguarda il morbillo, Bonanni ha detto la sua. «Molti genitori – ha spiegato – sottovalutano questa malattia. Il morbillo in alcuni casi può portare a cefalite e in altri, anche se molto rari, anche alla morte». Infine, in fatto di prevenzione ha concluso «oggi abbiamo a disposizione armi efficacissime quali ad esempio il vaccino per il papilloma virus, non usarle significa esporsi volontariamente a un rischio. Una follia».