Il papilloma virus è ancora oggi una sorta di oggetto misterioso per moltissime donne, che ne hanno sentito parlare, ma non sanno bene come comportarsi per prevenire problemi e cosa fare in caso di una positività. Proviamo a fare un po’ di chiarezza. Il papilloma virus, spesso indicato con la sigla HPV è un’infezione che si trasmette per via sessuale, la più diffusa in ambo i sessi. A far sottovalutare il problema è il fatto che, per fortuna, nella maggior parte dei casi il virus si presenta in forma transitoria e asintomatica.
QUANDO PERSISTE
Il problema è che in alcuni casi l’infezione persiste, dando luogo in primis a lesioni della pelle o delle mucose. Alcuni tipi di HPV sono associati all’insorgenza di neoplasie, tra le quali la più comune è il carcinoma della cervice uterina. Si stima che il Papilloma Virus sia responsabile di circa il 97% di questa tipologia di tumori e che incida, inoltre, sull’88% dei tumori anali, sul 70% di quelli vaginali e sul 50% dei tumori del pene. Maggiormente a rischio per il numero di casi sono le giovani donne, intorno ai 25 anni di età, mentre un secondo picco si nota tra le 45enni.
COME PREVENIRE
Per fare prevenzione è fondamentale scegliere la vaccinazione, a partire dai 9 anni di età, e poi cercare di arrivare ad una diagnosi precoce. Per farlo servono screening volti ad individuare ed eliminare eventuali precursori del carcinoma invasivo, con esami semplici, quali Pap Test, HPV Test e colposcopia. La prevenzione resta un’arma importante e grazie ai vaccini e alle campagne di screening, i tassi di incidenza del tumore della cervice uterina e la sua mortalità risultano in calo. Oggi però, per merito della ricerca in campo farmacologico, è anche possibile curare in modo efficace le infezioni da papilloma virus, che variano a seconda del tipo di lesione e dell’area interessata.
UNA CURA
In occasione della Giornata Mondiale contro l’HPV, che ricorre il 4 marzo, un’azienda farmaceutica campana che si distingue per l’attenzione dedicata alla salute della donna, diffonde i risultati dello studio “Efficacia del trattamento con AP16 spray vaginale della CIN 1 HPV”. L’indagine è stata effettuata dall’equipe medica del Servizio di Patologia del Tratto Genitale Inferiore, presieduta dal dottor Angelo Baldoni, presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia Clinica, diretto dal professor Sandro Gerli, dell’Università degli Studi di Perugia. Stando ai risultati lo spray vaginale ha dimostrato di essere efficace nella cura delle infezioni HPV. Un valido alleato per una terapia efficace e tempestiva, per consentire la regressione dell’infezione in corso e soprattutto per evitare che la stessa si evolva in patologia di interesse oncologico.