Non solo il fumo passivo, anche il fumo di terza mano provoca danni alla salute ed è duraturo nel tempo.
Tutti sanno che fumare fa male e nuoce a chi sta vicino. Nessuno sa però che fa male anche stare in casa o in un’automobile, dove qualcuno ha fumato il giorno prima, la settimana prima o addirittura 6 mesi prima. Quando si smette di fumare, le sostanze cancerogene del fumo rimangono nei divani, nelle pareti e nei tappeti per molto tempo. E le persone che vivono in quella casa, che siano fumatori o meno, vengono esposti a livelli elevati di sostanze chimiche pericolose. Lo hanno scoperto i ricercatori della San Diego State University in uno studio pubblicato sulla rivista Tobacco Control. Questi risultati, spiegano gli studiosi, sono un avvertimento per i fumatori e la loro cattiva abitudine di esporre i propri familiari a sostanze dannose. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno reclutato 90 fumatori che stavano smettendo di fumare. Gli studiosi hanno visitato le loro abitazioni per sei mesi, eseguendo dei tamponi sulle pareti, sulle porte, sui pavimenti, sulle mani e nell’urina degli abitanti. I tamponi sono stati analizzati per verificare la presenza di eventuali sostanze chimiche legate al fumo, come la nicotina, la cotinina e l’agente cancerogeno conosciuto come NNK. Solo l’8 per cento dei 90 soggetti coinvolti sono riusciti a smettere di fumare con successo. Ebbene, di questo 8 per cento e’ stato registrato un calo significativo di tracce di nicotina sulle superfici della casa e sulle dita dei residenti. Tuttavia, i livelli di nicotina sono risultati piu’ alti rispetto al normale. I livelli di nicotina e di NNK inoltre, sono rimasti invariati nei campioni di polvere del pavimento tra prima e dopo aver smesso di fumare. Non solo. I test condotti sulle persone che condividevano l’abitazione con gli ex fumatori non hanno mostrato alcuna riduzione dei livelli di composti cancerogeni durante tutto il semestre dello studio. “E’ importante sapere quanto tempo il fumo di terza mano indugia in un ambiente domestico e se l’ex fumatore e altri residenti sono esposti a suoi composti tossici”, ha detto Georg Matt, autore principale dello studio.