Quando ascoltiamo una canzone che ci piace particolarmente o ci troviamo davanti alla scena più emozionante del nostro film preferito, può capitare che ci si accapponi la pelle: stiamo provando il “Frisson” o pelle d’oca o, come è stato soprannominato, l’orgasmo della pelle. Siamo soliti associare la pelle d’oca alla sensazione di freddo, ma circa 2/3 della popolazione prova questa sensazione, di brividi lungo la schiena, anche quando ascolta determinate melodie, guarda un film o osserva un’opera d’arte. Perché avviene questo fenomeno, o meglio, cosa avviene dal punto di vista fisiologico? Alcuni ricercatori hanno provato a dare una risposta. Alcune ricerche hanno imputato la causa del frisson alla dopamina, la cui attività è risaputo essere associata ai meccanismi di ricompensa e del piacere. Normalmente la pelle d’oca, o meglio la piloerezione, si ha in situazioni di lotta-fuga ed è in parte associata al rilascio di adrenalina. In situazioni piacevoli invece sono interessate le stesse aree coinvolte in situazioni di eccitazione e dipendenza in cui è coinvolto il rilascio di dopamina. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Social Cognitive and Affective Neuroscience, il frisson è associato alla creatività. Sono stati presi un certo numero di volontari e sono stati divisi in due gruppi: il primo formato da soggetti che hanno dichiarato di aver già provato il frisson, il secondo formato da soggetti che non l’avevano mai provato. Ad entrambi i gruppi sono state fatte ascoltare delle tracce musicali dall’alto contenuto emozionale e, attraverso la misurazione della conduttanza cutanea, è stato evidenziato, con l’ausilio della neuroimaging, che chi provava il frisson aveva un maggior numero di connessioni nervose tra la corteccia uditiva e la parte anteriore dell’insula, una regione del cervello coinvolta nell’elaborazione delle emozioni. In questi soggetti quindi la musica suscita emozioni più forti, per questo la loro produzione di dopamina sarà maggiore, con conseguente reazione fisiologica a livello cutaneo.
Un altro studio invece associa il frisson alla memoria prospettica. Secondo i ricercatori il nostro cervello prova a prevedere ed anticipare il ritmo della melodia che stiamo ascoltando; quando però si verifica una discrepanza, in cui la musica è migliore della nostra aspettativa, la sorpresa genera il brivido che ci fa accapponare la pelle.
Vi è anche chi ha stilato una vera e propria playlist, composta dalle 7 canzoni considerate come le più “orgasmiche” per la nostra pelle:
- Concerto per piano numero 2 di Rachmaninoff
- Someone like you di Adele
- Hallelujah nella versione di Rufus Wainwright
- La Toccata in Fa Maggiore di Bach
- My heart will go on di Celine Dion
- Wonderwall degli Oasis
- The Silver Swan di Orlando Gibbons.
Chiaramente la risposta a questi brani è soggettiva ed è molto influenzata dai nostri gusti, ma visto che la lista è stata stilata durante un esperimento in cui la maggior parte dei soggetti si è emozionata durante l’ascolto di queste tracce, il tentativo è d’obbligo.