Tempo di lettura: 2 minuti«Troppi ragazzini comprano pillole sul web, spesso smart drugs o farmaci per l’impotenza, pur di riuscire ad arrivare a prestazioni da porno divi». A lanciare l’allarme è il professor Fabrizio Iacono, specialista in urologia e andrologia. Secondo il medico «i ragazzini acquistano queste pillole senza preoccuparsi dei rischi che possono derivare per la salute. Pericoli enormi perché gli adolescenti acquistano le pillole dell’amore on-line, non certo nelle farmacie, e inoltre ne fanno un uso “ricreativo” e molto pericoloso».
«Smetto quando voglio»
Nel fortunato film «Smetto quando voglio» il tema delle smart drugs è trattato con ironia e intelligenza. [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=-kr54FEdMyw[/youtube]La verità è che questa moda degli “acquisti on-line” di farmaci e talvolta anche di smart drugs si è diffusa a livello nazionale in maniera impressionante. Il timore di Iacono è che a Napoli si stia sviluppando un mercato particolarmente florido. Per questo l’urologo napoletano lancia un appello ai ragazzi, ma anche ai genitori: «Non fate sciocchezze – dice – utilizzare questi prodotti è rischioso e insensato». Iacono spiega che molti giovani «fanno scorta di queste pasticche in vista dell’estate, con l’idea di poter avere approcci da veri “latin lovers”. Il grosso problema è che la maggior parte di questi prodotti non solo non servono a garantire prestazioni migliori, ma sono addirittura pericolosi».
I dati della contraffazione di farmaci in Italia
Il mercato dei farmaci contraffatti (spesso acquistati sul web) è enorme e in continua crescita. Lo rivela un’indagine dall’Agenzia Italiana del Farmaco in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma. Su un campione di mille internauti, emerge che oltre il 41% valuta positivamente l’acquisto di farmaci online ed il 43,4% ritiene il web una fonte molto sicura cui rivolgersi per comprare medicinali. A conferma di questi dati c’è il numero di sequestri di farmaci contraffatti: nel corso di una recente operazione di controllo (PANGEA IX), cui hanno aderito 103 paesi nel 2016, sono state sequestrate a livello mondiale oltre 12 milioni di unità di farmaco – illegali o contraffatte. Per quanto riguarda l’Italia, nel corso della stessa operazione, sono state sequestrate circa 80mila unità in una settimana di controlli. Inoltre – pur di fronte ad un mercato ‘sommerso’ e difficilmente quantificabile in termini numerici – secondo dati PSI (Pharmaceutical Security Institute) i medicinali contraffatti, in un caso su 3 non contengono alcun principio attivo il 20% ne contiene quantità non corrette, il 21,4% è composto da ingredienti sbagliati, il 15,6% ha corrette quantità di principi attivi ma un packaging falso, l’8,5% contiene alti livelli di impurità e contaminanti.
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