Quali sono i sintomi del Covid? La domanda potrebbe sembrare banale, ma non lo è. A causa del susseguirsi di mutazioni e di varianti, anche i sintomi cambiano di frequentemente. Oggi più che mai si devono cancellare le bufale sul Covid e far emergere la realtà dei fatti. Mal di testa intenso e un mal di gola persistente sono ad oggi i campanelli d’allarme ai quali prestare attenzione in fatto di Covid.
Da Pirola a Eris
La variante che ha rovinato l’estate a centinaia di migliaia di vacanzieri è Pirola. Una mutazione del virus (la BA.2.86) che non ha destato grandi preoccupazioni. Due studi svolti indipendentemente dall’Università di Pechino e dal Karolinska Institutet di Stoccolma hanno osservato come Pirola sia stata meno contagiosa delle altre in circolazione, benché capace di sfuggire alla risposta immunitaria. Eris (variante EG.5) sta rubando la scena per la sua diffusività, nonostante non sembri in grado di procurare danni significativi. I suoi sintomi predominanti sono la febbre alta, il mal di gola, e forti dolori articolari e muscolari.
Vaccini
Quello che in molti ora si chiedono è: bisogna fare il vaccino per il Covid? Infettivologi e medici di famiglia non hanno dubbi, i vaccini sono ancora essenziali. In modo particolare, l’Ema sostiene che il vaccino sarà essenziale per garantire un’elevata protezione contro queste nuove varianti del Covid. Questa versione aggiornata del vaccino sarà adatta sia per gli adulti che per i bambini a partire dai 6 mesi di età. Gli adulti e i bambini di almeno 5 anni che necessitano della vaccinazione dovrebbero ricevere una singola dose, senza tener conto del loro stato vaccinale precedente.
Sicurezza
Nonostante oggi gli scettici sui vaccini siano molti meno che in passato, ancora ci si chiede se i vaccini siano sicuri. Il Ministero della Salute ribadisce che non si corre alcun rischio. I vaccini vengono infatti autorizzati solo dopo un’attenta valutazione del profilo di sicurezza in base agli studi effettuati nella fase di sperimentazione. In ogni caso, il profilo di sicurezza viene continuamente monitorato anche dopo l’autorizzazione. Inoltre, l’Agenzia italiana del farmaco pubblica report periodici sulla farmacovigilanza dei vaccini Covid-19.