Quella del colon irritabile è una sindrome molto diffusa, che colpisce dal 7% al 21% della popolazione generale, con una prevalenza doppia nelle donne rispetto agli uomini. Si dice che l’intestino sia il nostro secondo cervello, questo aiuta a comprendere perché questo disturbo cronico sia strettamente legato allo stress psico-fisico e possa manifestarsi con sintomi addominali e extra-intestinali, rendendolo un problema debilitante.
Sintomi
Se è vero che i sintomi principali del colon irritabile includono gonfiore e dolore addominale, altrettanto vero è che si possono avere anche molti sintomi insospettabili, ad esempio una sensazione di debolezza e manifestazioni come emicrania, difficoltà nella concentrazione, irritabilità, depressione, ansia, fibromialgia, cistite e addirittura problemi sessuali. Naturalmente, un problema tipico del colon irritabile è l’alternanza tra stipsi e diarrea.
Cause
Il colon irritabile è legato allo stress, ma anche a fattori come gastroenterite, disbiosi, reflusso gastroesofageo e l’uso di farmaci che influenzano la regolarità intestinale. Infiammazioni, globuli bianchi infiltrati erroneamente nella mucosa intestinale e allergie alimentari contribuiscono al quadro clinico.
Approcci terapeutici
La diagnosi del colon irritabile si basa su sintomi e esami che escludono altre cause, in generale uno stile di vita sano, un’attiva routine e una dieta equilibrata sono fondamentali. L’assunzione di farmaci, come antispastici, lassativi non irritanti e antibiotici intestinali, può essere necessaria in caso di persistenza dei sintomi.
Dieta
Per chi soffre di colon irritabile la dieta Fodmap, che riduce zuccheri a bassa digeribilità, è raccomandata. Alimenti consigliati includono pesce, carne, formaggi stagionati, banane e fragole, mentre è consigliato evitare legumi, carciofi, latte, mele, albicocche e birra. Tuttavia, la dieta dovrebbe essere personalizzata in base alla storia clinica, allergie e intolleranze di ciascuno. Il consiglio è di non sottovalutare mai il problema, che nel tempo potrebbe cronicizzarsi e far precipitare la qualità di vita. Con il giusto supporto medico, invece, anche questo problema può essere tenuto debitamente a bada.