Nove italiani su dieci negano di avere un disagio psicologico, e dichiarano di provare imbarazzo e vergogna nel riconoscere di soffrire di disturbi come ansia e attacchi di panico. Solo uno su dieci ammette che l’ansia è una patologia e i pensieri allarmanti ripetuti e un po’ ossessivi non sono normali. Tutto questo mentre aumenta l’uso di psicofarmaci, soprattutto di antidepressivi e tranquillanti. Lo rivela un sondaggio dell’Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico, che sarà presentato all’interno dell’iniziativa organizzata dall’Associazione Emdr Italia ‘Fuori dal trauma’.
Si tratta di una campagna di prevenzione e sensibilizzazione rispetto al disagio psicologico che è partita da Roma ieri, all’Hotel Quirinale. Qui viene messa in scena la rappresentazione teatrale ‘Fuori dal trauma’ scritta, diretta e interpretata da Anastasia Astolfi che scava nel disagio di una donna, attrice e vittima di un lutto improvviso, la morte del marito. Traumatizzata dall’evento, la donna non riesce più a recitare e salire su un palcoscenico. L’attrice racconta l’elaborazione de suo trauma che grazie al trattamento dell’Emdr sarà superato.
Al sondaggio on line dell’Eurodap hanno partecipato 950 persone di cui 650 tra i 18 e i 45 anni e 300 tra 45 anni e 65, uomini e donne. Nove su dieci hanno dichiarato di provare disagio nel riconoscere di soffrire di ansia e attacchi di panico e sempre nove su dieci non sanno riconoscere un disagio emotivo.
Gli intervistati hanno dichiarato che è normale avere il battito cardiaco irregolare e continui dolori e contratture muscolari, oppure essere spaventati dall’idea di passare del tempo da soli, o ancora avere spesso malessere fisico come mal di testa, sensazione di svenimento e vuoto allo stomaco, o che è normale a volte sentirsi a disagio in luoghi affollati e aperti.
“Tutto questo, però, non è normale. E’ un campanello di allarme che è sottovalutato in nove casi su dieci. Perché ognuno di questi comportamenti nasconde un disagio psicologico, uno stato di allarme che le persone tentano di controllare con farmaci, di tranquillizzarsi facendo paragoni con gli altri. Nella realtà sono sintomi, che si svilupperanno ben presto, se non già si sono sviluppati, in patologie come ansia, attacchi di panico, depressione, disturbi dell’alimentazione, aggressività – afferma Paola Vinciguerra, psicoterapeuta, responsabile comunicazione e sviluppo associazione Emdr Italia e presidente Eurodap – Siamo di fronte ad un grave diniego culturale del disagio psicologico che è determinato ancora dall’idea che soffrire di questo tipo di patologie significa essere deboli, incapaci, insicuri e inadeguati”.
“Le persone negano i disagi emotivi ma sempre più spesso fanno ricorso ad antidepressivi e tranquillanti – afferma Isabel Fernandez presidente dell’Associazione Emdr Europe, che ha organizzato ‘Fuori dal Trauma’ – Il grande uso di psicofarmaci in Italia non è una novità: per il Censis, che ha messo assieme i dati delle Asl nel periodo 2001-2009, gli aumenti degli antidepressivi sono stati nell’ordine del 114%. Nel 2011 il Cnr ha calcolato che usavano tranquillanti e ansiolitici 5 milioni di italiani, 4 milioni i sonniferi e 2,2 gli antidepressivi. Ecco perché abbiamo sentito la necessità di organizzare una Campagna di prevenzione e sensibilizzazione che possa far prendere coscienza a tutti che il disagio psicologico non va sottovalutato”, conclude Fernandez.
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